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Un metorite caduto sulla terra ha prodotto strani fenomeni in una zona, prontamente protetta e recintata dall'esercito. Per entrarci esistono però delle guide clandestine, chiamate "Stalker", capaci di condurre chiunque lo richieda fino alla "camera dei desideri". Uno scrittore, uno scienziato e uno stalker partono verso la misteriosa zona. Ne torneranno profondamente cambiati. |
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"Uno Stalker non può chiedere nulla per se stesso."
"Stalker" o, se preferite, l'"esploratore". "Stalker" è in primo luogo la storia di questo esploratore. Che, abbandonata la moglie e la figlia si unisce ad uno scienziato e ad uno scrittore per scoprire un paese lontano e proibito. Al centro del quale, in una stanza misteriosa, si esaudiscono tutti i desideri.
Un’opera di fantascienza quindi: ma ogni film di Tarkovsky, dal celebre "Solaris" a "Lo specchio", sfugge alle classificazioni.
Ogni film è una riflessione sullo sfondo che accompagna i personaggi nelle loro vicende. Ogni storia è quindi un veicolo, forse un pretesto per parlarci della condizione dell'uomo. Nella società in cui Tarkovsky vive; ma anche di quella che tiene più o meno prigioniero ogni individuo.
Tarkovsky fa del viaggio di "Stalker" una straziante iniziazione sul destino dell'uomo, sul ruolo della società, sulla fede. E contiene passaggi nella quale i dialoghi sembrano per un istante avere il sopravvento sulla forza straordinaria dell'ambiente, dove la troppa radice "intellettuale" può anche disturbare. Ma contiene anche immagini, e trasmette emozioni di una forza e di una sensibilità rari, nelle quali mistero e realtà si fondono e si rilanciano meravigliosamente.
Lo stalker, in questo universo fantascientifico nella sua immortalata quotidianità, è l’unico rimasto consapevole delle conseguenze della presenza dell’uomo dove c’è una guerra che nessuno vede.
Nel cuore della Zona, nella grande scacchiera ci sono i dadi e c’è un percorso. Dentro quel silenzio dal lungo respiro, quella stasi palpabile, la natura pulsa, si agita e si ribella. |
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tutto da vedere, fotogramma per fotogramma, immagine per immagine, un capolavoro
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10
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Capolavoro senza paragoni, un film di azione interiore, un'esplorazione dei dilemmi universali e senza tempo. L'ambientazione catastrofica rispecchia la contemporaneità dei nostri giorni, della deturpazione ambientale e umana del mondo moderno. Forse anche un grido di speranza: nonostante tutto siamo ancora desiderosi di farci delle domane esistenziali e di voler scoprire la verità. Il mio film preferito in assoluto.
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Un ottimo film e uno dei rarissimi esempi di commistione cinematografica tra filosofia e fantascienza, assieme al più famoso Solaris sempre di Tarkovsky. Solo tre personaggi per quasi tutta la pellicola, emblema di nichilismo (lo scrittore), razionalismo (lo scienziato) e fede (lo Stalker), in viaggio seguendo la guida dello Stalker diretti verso la Zona, luogo in cui si dice che ogni desiderio può essere esaudito, ma la cui natura resterà avvolta nel mistero fino alla conclusione.
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opera maestra
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News sul film “Stalker” |
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Premio alla Carriera postumo a Aleksej Jurevič German (11 Ottobre 2013)
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