Cannes 2006 Due italiani e molta Hollywood

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*a cura di Andrea Olivieri*

La silhouette in controluce di Maggie Cheung in "In the mood for love" di Wong Kar-wai è la locandina del 59/o Festival di Cannes, in programma dal 17 al 28 maggio. Un 'segno d'amicizia' nei confronti del regista cinese, presidente della giuria internazionale, e all' ‘universo poetico' dei suoi film. Lo ha detto Gilles Jacob, presidente del Festival di Cannes, alla conferenza stampa durante la quale il direttore artistico Thierry Fremaux ha annunciato la selezione dei film in competizione. E’ da sempre il Festival più atteso, il più discusso, il più acclamato. Anche quest’anno la platea di Cannes non rimarrà delusa dalla scelta degli organizzatori, una sequela di prime mondiali e ritorni d’autore che farà parlare di sé.
Sembra sarà un anno importante per il nostro cinema: saranno "L'amico di famiglia" di Paolo Sorrentino e "Il Caimano" di Nanni Moretti, i film italiani a concorrere per la Palma d'Oro, ma a rappresentare il nostro paese ci saranno anche "Il regista di matrimoni" di Marco Bellocchio nella sezione 'Un certain regard', insieme all’esordio dietro la macchina da presa di Kim Rossi Stuart con "Anche libero va bene". Mimmo Calopresti con il documentario sulla Shoah "Volevo solo vivere" è tra gli eventi speciali e i documentaristi Mario Canale e Annarosa Morri con "Ciao Marcello" in 'Cannes Classics'. Escluso dalla competizione il nuovo e atteso film di Emanuele Crialese, "La porta d'oro", dato per favorito alla vigilia.
Ci sarà molta Hollywood con la presenza, oramai data per certa, di "X-Men: The Last Stand" con protagonista Hugh Jackman, con in più un’anteprima di 20 minuti dell’atteso "World Trade Center" di Oliver Stone, che verrà anche onorato con un tributo a "Platoon" per il suo 20esimo anniversario. La Dreamworks Animation tornerà, fuori concorso, con "Over the Hedge" con protagonista un procione con la voce di Bruce Willis in lotta con una tartaruga.
Nelle scorse settimane, prima che la lista dei film ufficialmente presenti alla 59sima edizione del Festival di Cannes fosse resa nota, erano corse voci piuttosto autorevoli sulla presenza alla Croisette di Darren Aronofsky, con il travagliato "The Fountain". All'ufficializzazione dei contendenti e degli ospiti, però, l'entusiasmo degli appassionati ha subito una crudele doccia fredda: Aronofsky non sarà a Cannes con la sua ultima creatura, un kolossal fantascientifico di proporzioni epiche.
I "fantascientofili", però, non resteranno a bocca asciutta. A Cannes saranno infatti presenze gradite le opere di altri due acclamati registi del fantastico. Richard Kelly, autore del film culto "Donnie Darko", concorrerà in gara con il suo "Southland Tales", storia di apocalissi prossime venture nei sobborghi di Los Angeles. Nella sezione 'Un Certain Regard' ci sarà anche il film di Richard Linklater "A Scanner Darkly", girato con la tecnologia del rotoscope che converte il girato dal vivo in immagini animate.
Sempre tra i film in gara, gli amanti del fantastico a tinte più nere troveranno pane per i loro denti con "El Laberinto del Fauno" di Guillermo Del Toro: il regista messicano esplora la figura del dio Pan, in una fiaba a tinte horror sconsigliata ai deboli di cuore.
In lizza alla 59ª edizione del festival anche "The Wind that Shakes the Barley" di Ken Loach, "Marie-Antoinette" di Sofia Coppola, "Volver" di Pedro Almodóvar, "Babel" di Alejiandro Gonzalez Inarritu, "Lights In The Dusk" di Aki Kaurismaki e "Fast Food Nation" di Richard Linklater. Sono in tutto 19 i film che si contenderanno il prestigioso riconoscimento, tra questi tre film francesi: "Flandres" di Bruno Dumont, "Selon Charlie" di Nicole Garcia e "Quand j'étais chanteur" di Xavier Giannoli. Tra gli altri film Fuori concorso, invece, "United 93" di Paul Greengrass"La gang del bosco" di Tim Johnson e Karey Kirkpatrick, "Il Codice Da Vinci" di Ron Howard (in apertura) e "Transylvania" di Tony Gatlif (in chiusura). Cannes renderà anche omaggio al grande regista russo Sergej Eisenstein. In programma anche due "lezioni di cinema" con Gena Rowlands e Sydney Pollack.
Saranno otto i giurati ad assegnare la Palma d'Oro; oltre a Monica Bellucci, la cui presenza nella giuria del Festival di Cannes era stata annunciata qualche settimana fa, ci saranno anche Samuel L. Jackson, Tim Roth, Zhang Ziyi, Helena Bonham-Carter e Patrice Leconte a scegliere il vincitore della Palma d'oro nella giuria guidata da Wong Kar-wai. A completare il gruppo due registi: il palestinese Elia Suleiman e l'argentina Lucrecia Martel. L'attore e regista americano Monte Hellman presiederà la giuria di 'Un certain regard'. Infine, la giuria della 'Camera d'or' sarà invece presieduta dai trionfatori della scorsa edizione, i fratelli Dardenne. Kar-wai è il primo presidente cinese nella storia della kermesse francese. Scoperto dal pubblico europeo proprio durante questo festival nel 1989 con "As tears go by", Kar-wai divenne un ospite fisso della Croisette: "Ogni città ha il suo linguaggio e quello parlato a Cannes è il linguaggio dei sogni - ha dichiarato il regista subito dopo aver accettato la nomina - Sarà difficile giudicare i sogni di vari autori. Ma non vedo l'ora di condividere le creazioni di alcuni dei più talentuosi cineasti contemporanei con i miei colleghi. Un detto cinese recita: 'Anche chi non si aspetta il vento dovrebbe tenere una finestra aperta'. Noi cercheremo di tenerla il più spalancata possibile".