Snobbato dalla critica Il Codice continua a cavalcare le polemiche: accoglienza quasi glaciale al film più atteso del Festival. Personaggi di spicco sulla Croisette il giorno del "Codice da Vinci"; Cannes ha dato il benvenuto al regista Ron Howard, allo scrittore Dan Brown, autore del contestatissimo libro, all'attrice francese Audrey Tautou e ai protagonisti maschili Tom Hanks, Jean Reno, Ian Mckellan, Paul Bettany e Alfred Molina. C’era il cast al completo, arrivato ieri sera al festival con un Eurostar speciale dalla stazione Waterloo a Londra per la proiezione che ha inaugurato la 59ª edizione della manifestazione francese: due ore e mezzo di immagini molto fedeli al libro. Ron Howard risolve i mille enigmi e indovinelli del romanzo con azzeccate soluzioni visive, una per tutta è quella che scompone "L'ultima Cena" di Leonardo Da Vinci fino a 'dimostrare' nei tratti del grande affresco le tracce di quel legame fra Gesù e Maria Maddalena, il grande segreto che nel romanzo è il motore della storia e che nella cronaca di questi mesi ha fatto bollare il film come blasfemo dalla Chiesa cattolica. Una storia fatta di inseguimenti come ogni thriller, ma anche di enigmi da risolvere come un vero giallo (codici da decrittare, anagrammi da risolvere e indovinelli a cui rispondere). “Questo film - ha detto Ron Howard - ha stimolato ogni tipo di conversazione, come ha fatto il libro con i lettori. Ogni spettatore arriverà alla sua conclusione e non voglio dare la mia interpretazione perché il pubblico è molto intelligente e può vivere la sua esperienza personale. La vita è un mistero continuo e uno dei doni che abbiamo avuto da Dio è la nostra mente e la curiosità per continuare a indagare in ogni direzione. Usare la nostra intelligenza per oscurare l’immaginazione è contro natura”. Attaccati persino dall'Islam, gli autori del kolossal si difendono dal tiro incrociato e dalle stroncature: “Mi piacciono i film che fanno discutere - dice Tom Hanks - e questo è proprio perfetto. Cerchiamo di mettere le cose nel loro contesto e di goderci lo spettacolo".
Nella giornata di oggi il Concorso si giocherà tra l’Irlanda di inizio Novecento e la Cina degli anni di Tienanmen. Ken Loach porta sulla Croisette la storia di due fratelli che si uniscono alle bande che lottano per la liberazione dell’Irlanda dagli inglesi. Si intitola "The wind that shakes the barley", il vento che soffia sull’orzo, poetico verso tratto da una ballata irlandese che inneggia alla resistenza.
In giornata verrà presentato anche "Summer Palace" del regista di Shangai, Lou Ye, unico film asiatico in corsa per la Palma d’oro. Nella Cina del 1989 non è però la politica il primo pensiero di due ragazzi, Yu Hong e Zhou Wei. In una Pechino dove sta montando la rivolta studentesca, li lega un rapporto intenso di amore e odio, complesso e fortemente erotico.
La sezione 'Un Cértain Regard' verrà invece inaugurata dal film collettivo "Paris je t’aime" (18 registi fra i quali Gus Van Sant, Gerard Depardieu, i fratelli Coen, Walter Salles e Wes Craven), un omaggio alla capitale francese. |
