Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Ken Loach Biografia di Ken Loach

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Ken Loach (nato a Nuneaton, Warwickshire, Regno Unito, il 17 giugno 1936) muove i primi passi nella BBC dove cura la serie Z Cars. Nel 1965 incontra il produttore progressista Tony Garnett e con il suo aiuto realizza dieci puntate delle Wednesday Play, che, nel corso di sei anni di programmazione, ridefinisce, in termini di contenuto politico e di potenziale drammatico, i parametri del reportage televisivo britannico. Loach documenta la vita degli abitanti di un sobborgo fra i più poveri a Londra, dove degrado sociale, disoccupazione, alcolismo fanno apparire opaca la visione della "swinging London". Nel 1967 Loach esordisce alla regia con "Poor Cow", ma è con "Family Life" (1971) che il regista si impone all'attenzione della critica internazionale. "Family Life" è film duro, asciutto, che narra l’alienazione e la nevrosi di una ragazza, cresciuta in una famiglia piccolo borghese. Dedicatosi alla televisione, torna alla regia nei primi anni novanta girando quel piccolo capolavoro "Riff Raff" (1991); dura requisitoria contro il thtacherismo nel quale l'umorismo pungente tipico del regista inglese, stempera la drammaticità degli argomenti. Seguono "Piovono Pietre" (1993) e "Ladybird, Ladybird" (1994) un film-accusa sulla burocrazia del welfare inglese che è valso a Crissy Rock il premio per la migliore interpretazione femminile al Festival di Berlino. In "Terra e Libertà", (1995), film sulla guerra civile spagnola che rende omaggio, con spirito critico ai combattenti della repubblica Spagna, mettendone in luce anche le divisione e le feroci lotte intestine. Nel 1996 è la volta della "Canzone di Carla", storia di un autista di Glasgow che si innamora di una ragazza nicaraguense e la segue in patria per partecipare alla rivoluzione. L’anno successivo filma un altro capolavoro "My name is Joe" (1998) anch’esso ambientato in Scozia e interpretati da un ottimo Peter Mullan. Nel 2000 esce uscito "Bread and Roses", altro bel film crudo ed ironico sui clandestini messicani che passano il confine in California per lavorare in America. Con "Paul, Mick e gli altri" (2001) è di scena la Sheffield dei senza lavoro.
Nel 2002 "Sweet Sixteen", uno dei film belli di Ken Loach, realisticamente esatto e sentimentalmente struggente, su un problema europeo irrisolto, sempre più grave: i giovani No-Future, i ragazzi senza speranza né vie d'uscita. "Un bacio appassionato" (2004) debutta con i toni leggeri della commedia per poi presentare il conto dei drammi che determinate scelte portano con sé. Un baratro fatto di divergenze tra culture diverse che stavolta Loach ricuce nel finale, colorando la coda della pellicola con le tinte di un lieto fine.
Nel 2005, sulla soglia dei settant'anni, il premio più atteso: con "Il vento che accarezza l’erba" si è aggiudicato la Palma d'Oro al festival di Cannes.
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Festival di Cannes 2006
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59ª Edizione