Strani omicidi nelle aziende americane in Messico. E’ "Bordertown" il film di Gregory Nava che porta oggi in concorso a Berlino la sexy coppia Jennifer Lopez e Antonio Banderas. Il dramma rappresentato è quello del massacro di Juarez, piccolo centro al confine tra Messico e Stati Uniti, dove dal 1993 a oggi centinaia di donne sono state violentate e uccise, con la complicità e il silenzio delle autorità.
"Non sapevo nulla di questa barbarie - dice la Lopez - Appena ne sono venuta a conoscenza, mi sono però subito appassionata. Questo film mi è sembrato il modo migliore per dare il mio contributo e riportare l'attenzione su quanto ancora accade laggiù". L'attrice interpreta una rampante giornalista del 'Chicago Chronicles', inviata contro la sua volontà a indagare sulle misteriose scomparse di Ciudad Juarez.
Intanto è passato in concorso anche "Ne touchez pas la hache" (Don't Touch the Axe) di Jacques Rivette. Il film pratica la via scivolosa della ricostruzione d'epoca e riesce perfettamente dove molti altri cadono: nel dare verità, senza rinunciare all'adesione storica e a una costruzione drammaturgica, prosciugata di ogni fronzolo. La novella di Balzac (è intitolata "La duchessa di Langeais" e fa parte della "Commedia umana") fotografa, attraverso un melodramma amoroso, la superficialità e il vuoto di un'intera classe al potere, nella Francia della Restaurazione.
Mongolia ancora protagonista alla 57a Berlinale. Il cinese "Desert Dream" di Zhang Lu punta su una storia di incomunicabilità, inquietudine e isolamento. Rispetto all'applauditissimo "Tuya's Marriage", favorito per l'Orso d'Oro, "Desert Dream" - presentato in concorso - inquadra però una Mongolia più arida, brulla e visivamente più desolante. "I miei protagonisti sono tutti in cerca di una loro dimensione - spiega Zhang Lu - Per questo anche la scelta della camera a mano. La volontà era quella di seguirli passo passo, nella loro disperata ricerca di una tranquillità".
Fuori concorso da segnalare il brasiliano "Happy Desert" di Paulo Caldas e il coreano "No Regret" del regista Leesong Hee-il. Nella sezione Berlinale Special "Day Watch", secondo capitolo della saga fantasy russa cominciata con "I guardiani della notte". |