Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

David Fincher Biografia di David Fincher

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David Fincher (1962, Denver, Colorado, USA) cresce a Marin County, California, e si diploma con ottimi voti alla Ashland High School, in Oregon. Diplomatosi trova lavoro nel cinema d'animazione nelle vesti di assistente.
A 18 anni viene assunto da John Korty alla sua Korty Films, a Mill Valley. Successivamente approda alla Industrial Light & Magic, la celebre azienda di effetti speciali di George Lucas, dove si cimenta come assistente agli effetti visivi in grandi film come "Il ritorno dello Jedi" (1983), "La storia infinita" (1984) e "Indiana Jones e il tempio maledetto" (1984), impegnandosi soprattutto nel dipartimento di pittura.
Lasciata la ILM nel 1984 incomincia a dirigere spot televisivi, i più famosi dei quali sono quelli della Nike, ma anche quelli per Coca-Cola, Budweiser, Heineken, Pepsi, Levi's, e contemporaneamente dirige anche alcuni videoclip musicali, cosa che continuerà a fare anche in seguito, per Madonna, Sting, Rolling Stones, Michael Jackson, Aerosmith, George Michael, Iggy Pop, Billy Idol, Steve Winwood, e A Perfect Circle.
A 24 anni, nel 1986, fonda la Propaganda Films insieme ai colleghi registi Dominc Sena, Greg Gold e Nigel Dick.
Il grande esordio dietro la macchina da presa arriva con "Alien 3" (1992), che però non ottiene lo sperato successo in quanto molto in controtendenza con le precedenti pellicole della saga: in questo terzo capitolo risaltano, infatti, temi più cupi che non sono graditi ai fan, ormai abituati agli scenari fantascientifici meno grevi costruiti nei precedenti episodi da Ridley Scott e James Cameron. Il film viene tagliato di almeno mezz'ora dai produttori.
Il regista deve aspettare un paio d’anni prima di raggiungere il successo commerciale e di critica che, puntualmente, arriva nel 1995 con "Seven". Il film è un grande successo, anche grazie alla performance del luciferino Kevin Spacey e dell’ottimo Morgan Freeman. Nel film appare accanto all’allora boyfriend Brad Pitt anche Gwynet Paltrow. Il thriller "The game" (1997) con Michael Douglas è il successivo lavoro, mentre la scommessa più ambiziosa arriva due anni dopo con "Fight Club" (1999), dove il regista chiama di nuovo Pitt affiancato da un incommensurabile Edward Norton.
Nel 2002 dirige "Panic Room" con una Jodie Foster intrappolata con la figlia in una stanza blindata. "Zodiac" (2006) - la storia di un serial killer che terrorizzò San Francisco - con Jake Gyllenhaal, Mark Ruffalo e Robert Downey Jr., è il suo ultimo film.