Cannes 2007 17/05: "My Blueberry Nights", un film di distanze

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*a cura di Andrea Olivieri*

"Vive le cinéma!": si è aperto ieri con il 'melodramma sulla solitudine' "My Blueberry Nights" di Wong Kar-wai, il 60esimo festival di Cannes. Il regista asiatico, l'anno scorso alla kermesse come presidente della giuria, ammette di aver deciso di partecipare al concorso perché "è una grande vetrina, un trampolino di lancio". "E' un onore e un'emozione - aggiunge - poterlo addirittura aprire".
"Il primo giorno di set ero molto agitata - racconta Norah Jones protagonista del film con Jude Law - e quando ho pronunciato la mia prima battuta mi è venuta fuori una voce alta stridula che non riconoscevo. Allora Wong Kar-wai mi è venuto vicino e mi ha detto di non agitarmi". "Un regista è attirato dagli attori per diversi motivi - spiega dal canto suo Wong Kar-wai -, non solo dall'immagine. Io e Norah ci siamo conosciuti in vari luoghi dove, casualmente, presentavamo contemporaneamente le nostre cose. La sua voce e il suo viso sono molto raffinati e, direi, cinematografici, mi hanno incantato".
C'è tanta musica nel film, diviso in tre capitoli e girato in tre città (New York, Memphis e Las Vegas), si passa da Tom Waits a Otis Redding fino alla stessa Norah Jones. Quest'ultima interpreta Elizabeth, una donna che per dimenticare un amore intraprende un viaggio attraverso l'America. "Ma non è un road movie - precisa il cineasta cinese adottato da Hong Kong - Piuttosto un film di distanze: emotiva, tra i personaggi, e geografica, tra i luoghi. Solo con la lontananza forse si prende consapevolezza delle cose".
Nel suo viaggio Elizabeth incontrerà una giocatrice d'azzardo nei guai (Natalie Portman), un poliziotto tormentato (David Strathairn) e la ex moglie di lui (Rachel Weisz). Ma soprattutto si troverà con un curioso barista maratoneta , interpretato da Jude Law, che le offrirà la torta di mirtilli che ispira il titolo. "Da Jude Law - spiega il regista - volevo un personaggio diverso, difficile, un maratoneta che non corresse, volevo la sua perseveranza”. "E io - risponde sfacciato l'attore - non ho fatto altro che infilarmi le scarpe. Per me ogni film è una corsa". La volata per la Palma, quindi, è cominciata.
Dopo la commedia romantica "My Blueberry Nights", la Croisette si tinge di giallo. E' il giorno del film in concorso "Zodiac" di David Fincher. Il thriller prende spunto dai fatti di sangue avvenuti in America tra il 1969 e il 1978, commessi da un serial killer noto come 'Zodiaco'. Tra i protagonisti la star di "Brokeback Mountain", Jake Gyllenhaal, Mark Ruffalo e Robert Downey Jr.
Oltre a "Zodiac" nella giornata di oggi verrà presentato al pubblico anche "Quattro mesi, tre settimane e tre giorni" del regista rumeno Cristian Mongiu. La pellicola racconta il dramma di Otilia e Gabita, due studentesse di Bucarest costrette a scendere a compromessi con un losco medico che pratica aborti illegali. Duro e toccante al tempo stesso, il film non risparmia nulla allo spettatore e alla fine della proiezione riservata alla stampa è stato salutato con un lungo applauso.
Cominciano anche le proiezioni della sezione Un certain regard che oggi schiera il 'veterano' taiwanese Hou Hsiao Hsien (vincitore di un Leone d'Oro a Venezia nel 1989) e l'esordiente regista francese Cèline Sciamma. Il primo presenta "A la recherd du ballon rouge", pellicola prodotta in Francia con Juliette Binoche, mentre la seconda arriva con "Naissance des pieuvres". Il film è incentrato sulle vicende di una quindicenne appassionata di nuoto sincronizzato che si trova a dover affrontare la perdita del padre.