Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Taormina 2007 20/06: Taormina soffre di Maldeamores

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a cura di Francesco Olivo
Leggendo il programma della sezione “grande cinema” c’era un’incognita, era "Maldeamores" (Love sickness), film portoricano dell’inedita coppia registica Carlos Ruiz Ruiz e Meriem Perez Riera. Incognita perché di conosciuto aveva solo un produttore esecutivo del calibro di Benicio Del Toro. Presentato con grande enfasi nella serata di martedì nel Teatro Antico il film non delude le attese: è una commedia molto brillante sull’amore in salsa centroamericana. Tante storie sulle evoluzioni e involuzioni dei sentimenti, si ride molto grazie a una comicità immediata, un po’ cinica ma senz’altro riuscita. "Maldeamores" ha già riscosso qualche successo negli Stati Uniti, grandi consensi sono arrivati nella proiezione di Taormina e se qualche distributore si fa avanti anche da noi potrebbe diventare un film di successo. Vedremo.
Cambiando completamente latitudine, ma restando sul grottesco, è stata la volta di "Women on the road", film della marocchina Farida Bourquia, regista di lungo corso, nata a Casablanca e formatasi artisticamente nell’Unione Sovietica. Il film racconta di un viaggio di due donne diversissime, Amina completamente “occidentale”, trucco pensante, top scollati, calze a rete e tacco, non elegante ma senz’altro emancipata. L’altra, Lalla, invece è una signora di mezza età, con il velo e una maggiore attenzione alla tradizione. Il tragitto che compiono assieme le vede protagoniste di avventure paradossali, ogni tanti anche divertenti. Il paragone con "Thelma & Louise" (compare anche nelle pubblicazioni ufficiali del festival) appare gratuito. Il film, comunque, mostra un Marocco lontano anni luce da quello che siamo abituati a vedere e ha vari pregi tra cui quello di una fotografia molto curata. La sceneggiatura è il lato debole e impoverisce il risultato finale.
Ultima menzione per un film giapponese, "Akanezora – Oltre il cielo cremisi". Opera del regista Masaki Hamamoto, personaggio dal look bizzarro che si è presentato alla proiezione con lungo caschetto biondo, un raffinato kimono verde, (“da uomo” spiega agli increduli astanti) e calzature di dubbio gusto: infradito con calzini bianchi. Un simile personaggio si rivela però un autore che non perde di vista la misura, "Akanezora" racconta con grande sobrietà la storia di una famiglia di produttori di Tofu (il formaggio giapponese fatto da semi di soia) nel Giappone del Settecento. Intrighi, passione e qualche cedimento melò, ma un esempio originale di cinema orientale.