Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Cannes 2005 21/05: Ultimo giorno

Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu Stampa questa pagina
a cura di Vaniel Maestosi
Giunge a conclusione il 58° Festival di Cannes che ha visto ieri in passerella due classici autori da festival: Amos Gitai e Wim Wenders. Il primo si è presentato sulla Croisette con Free-zone, viaggio in auto, iniziatico e contemplativo, di due donne verso la zona libera dalle dogane al confine tra Giordania e Iraq. Una delle due, l'affranta turista americana, è Natalie Portman che domenica scorsa non ha dimenticato di marcare visita a Cannes, con il nuovo look dal cranio rasato per le Star Wars di Lucas, ma che ieri ha disertato la conferenza stampa del regista israeliano (con grande rammarico di chi l'ha potuta ammirare in Free-zone in tutta la sua bravura, più che nel terzo episodio di Guerre Stellari).
Wenders, che ieri fumava un sigarone gigante assieme a Sam Shepard in conferenza stampa, si trasferisce di nuovo negli Stati Uniti, dopo l'ultimo La terra dell'abbondanza, per il nuovo Don't come knocking. Ballata dolente ed ironica, il film di Wenders è soprattutto per i fan del regista tedesco, sempre fedele al suo registro ermetico e grottesco.
Giornata del tre, invece, quella di oggi. Three times del maestro taiwanese Hou Hsiao-Hsien ed esordio alla regia di Tommy Lee Jones con The three burials of Melquiedas Estrada.
Hou regala alla platea uno dei film più poetici e soavi del Festival. Tre episodi (1966 - Il tempo per l'amore, 1911 - Il tempo per la libertà, 2005 - Il tempo della giovinezza) che narrano dalla nascita del rapporto intimo dei due protagonisti passando per la storia di Taiwan e finendo nella tragica e dolente contemporaneità del paese. Shu Qi, l'interprete femminile, mozza il fiato per bellezza e bravura.
Tommy Lee Jones, invece, preferisce tornare al racconto di frontiera, facendosi affiancare da una star di nicchia come Barry Pepper (quello de La 25esima ora di Spike Lee) e dalla giovane stellina January Jones (quella di American Wedding e Full frontal). Jones scimmiotta Clint Eastwood e il suo classico personaggio di eroe decadente. Quando il suo amico messicano Melquiedas viene fatto fuori non si sa da chi, sarà il vaccaro Pete (Jones stesso) a farsi vendetta da solo, facendo passare al violento e vile agente di frontiera Mike Norton un massacrante viaggio per interrare il cadavere di Melquiedas nel suo paese natale. Ovviamente con i poliziotti di frontiera alle costole.
Tra i possibili “Palma d'Oro” il film Caché e il Cronenberg di A history of violence. Ma sappiamo benissimo che il grande e frastornante presidente della giuria di nome Emir Kusturica ci regalerà un verdetto che farà stupire mezza Francia e mezzo mondo. L'unica scommessa certa purtroppo è quella che il film di Marco Tullio Giordana non riuscirà a raccogliere nessun alloro cannense…Nemmeno con il Kusturica più folle.