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Il rock italiano? Non esiste: parola di Carlo Verdone. "Quello che esiste - spiega il regista, campione d'incasso nei cinema con Io, loro e Lara - è soltanto una riproposizione del rock inglese o americano. La musica rock non è nata in Italia. In Italia sono nati Claudio Villa, Gigliola Cinquetti, Nilla Pizzi, Gino Latilla e Ricchi e Poveri. Non riesco ad appassionarmi alla musica italiana perché ha sempre un occhio e un piede a Sanremo: Vasco Rossi ha prodotto cose eccellenti ma Ligabue, ad esempio, mi sembra Guccini con la chitarra elettrica". Di questo e altro, Verdone parla in una lunga intervista sulla sua grande passione per il rock, pubblicata all'interno del libro Rock Around the Screen. Storie di cinema e musica pop, curato dal giornalista e critico Diego Del Pozzo e dallo storico del cinema Vincenzo Esposito. Il volume, pubblicato dall'editore napoletano Liguori, esce domani in libreria.
Nell'intervista, realizzata da Fabio Maiello, Carlo Verdone svela le sue passioni rock - da Jimi Hendrix ai Led Zeppelin, da Scott Walker a Nick Drake - ma anche gli artisti e le tendenze che detesta: per esempio, i Clash ("Un'altra bufala: se questi tizi sono considerati dei grandi, dove dobbiamo allora mettere gli Allman Brothers"), i Queen ("Il loro è un rock trash, cafone, mieloso") o le iniziative benefiche di big come Bono degli U2 o Bob Geldof ("È molto fastidioso vedere personaggi come Bono che salgono sul palco per fare proclami contro questo e per salvare quello. Come prima di lui Bob Geldof. Quelle operazioni benefiche, alla fine, sono state soltanto delle grandi messinscene. Degli eventi promozionali. La situazione di quei paesi non è migliorata e le cose vanno sempre peggio").
Rock Around the Screen è una raccolta di saggi e interviste a cura di Diego Del Pozzo e Vincenzo Esposito. "Quelle che abbiamo voluto raccontare in questo libro - spiegano i due curatori - sono storie artistiche e produttive, culturali e industriali che si sono sviluppate, per tutta la seconda metà del Novecento e fino a oggi, all'insegna dell'affascinante "abbraccio" tra cinema giovane, innanzitutto nello spirito, e musica rock. |
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