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Per il singolare tragitto esistenziale e artistico che ha compiuto, Joseph Losey (1909-1984) è un'originale figura di cineasta in equilibrio tra due mondi: quello americano della sua formazione e quello europeo, nel quale approda. Dopo le prove nell'ambito del cinema classico di genere, si afferma come uno degli autori della modernità, declinata in versatili forme di stile con le quali dà voce ai temi della sua poetica. Scostando il velo dell'oblio che lo ricopre, questo volume cerca di ripensarne il valore e la collocazione nella storia del cinema, mettendo in dialogo generazioni di giovani studiosi con figure storiche della critica che consacrarono Losey come uno dei maestri contemporanei. Dal confronto di metodi e prospettive scaturisce uno sguardo rinnovato sull'irriducibile vitalità di un'opera intrisa della passione del cineasta per il suo tempo.
Il volume contiene saggi e interventi di Denitza Bantcheva, Roberto Calabretto, Giorgio Cremonini, Lorenzo Cuccu, Masolino D'Amico, Maurizio Del Ministro, Goffredo Fofi, Colin Gardner, James Leahy, Dario Marchiori, Anna Masecchia, Simona Monizza, Angelo Moscariello, Fabio Pezzetti Tonion, Maurizio Porro, Federico Rossin, Rosamaria Salvatore, una testimonianza di Alain Delon, un dialogo con Michel Ciment e Pierre Rissient, una conversazione di Aldo Tassone con Joseph Losey.
Questo volume raccoglie gli Atti del convegno di studi tenutosi a Pordenone il 23 e 24 gennaio 2009 nell\'ambito della XI Edizione di Lo sguardo dei maestri, a cura di Luciano De Giusti e Giorgio Tinazzi.
Traduzione di Fabiano Rosso e Maria Antonietta Trevisi. |
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