|
|
Il primo libro che analizza l'opera di Paolo Sorrentino - fra i più premiati registi italiani contemporanei - indagato da un gruppo di critici cinematografici di spessore.
L'impatto emozionale dell'immagine e la sorprendente ricerca figurativa fanno di Paolo Sorrentino non soltanto il più grande regista visionario del cinema italiano contemporaneo, ma anche uno dei pochi sguardi capace di ritrarre con lucidità e poesia dei personaggi in lotta con la propria atavica solitudine: che si tratti di divi, come i due Pisapia de L'uomo in più o Giulio Andreotti nel film premiato al Festival di Cannes del 2008, o di individui ossessionati dall'isolamento, antidivi come l'elegante cassiere della mafia ne Le conseguenze dell'amore o il ripugnante usuraio de L'amico di famiglia.
Questa monografia, la prima sul suo cinema, prova a riflettere sullo stile e il metodo di lavoro di un cineasta che con soli quattro film è riuscito a imporsi in un ambito ormai pienamente internazionale, come dimostra il nuovo progetto americano.
Oltre ai saggi dei tre curatori e alla prefazione di Mario Sesti, il volume ospita contributi di Fernando Acitelli, Franco Brocani, Roberto Curti, Flavio De Bernardinis, Francesco Del Grosso, Gabrielle Lucantonio, Graziano Marraffa, Italo Moscati, Fabio Zanello. Il testo è arricchito inoltre da un corposo apparato di interviste con alcuni dei principali collaboratori della bottega sorrentiniana: dall'attore Toni Servillo allo sceneggiatore Umberto Contarello, passando per i produttori Francesca Cima e Nicola Giuliano, il direttore della fotografia Luca Bigazzi e i musicisti Pasquale Catalano e Teho Teardo, oltre a una lunga conversazione con lo stesso Paolo Sorrentino. Se ne ricava uno sguardo dall’interno stimolante per l'appassionato di cinema, utile per lo studioso o per il professionista. |
|
|
|