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Che cosa c'entra David Lynch con il Grande Fratello? Perché il cinema thriller, riprendendo i salti logici del noir classico, è entrato così prepotentemente nel nostro immaginario? E soprattutto, è possibile che alcuni dispositivi narrativi leghino insieme un grande regista ad alcuni real tv di grande successo?
Con questo libro, lo storico del cinema e massmediologo Alessandro Agostinelli entra nel profondo dell'opera di David Lynch, attraverso l'analisi di alcuni suoi film più controversi:“ “Strade Perdute””,“ “Una storia vera””,“ “Mulholland Drive””, ““Inland Empire””.
Il lavoro del regista americano viene analizzato alla luce delle turbative dello spettatore di fronte a certe narrazioni incongrue e all'uso destabilizzante di immagini quotidiane o stravaganti. Insieme all'originale presentazione del cinema di Lynch, l'autore affronta anche uno degli argomenti più scottanti del mondo delle immagini: che cosa è vero e che cosa è falso quando guardiamo attraverso i mezzi di comunicazione di massa. Ne esce fuori una realtà sociale e culturale inquietante che le immagini della contemporaneità contribuiscono a rendere ambigua. Vivere, morire, amare, guardare, socializzare. Ogni nostra azione è spesso il risultato di modelli sociali preimposti dai media. |
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