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La storia del cinema italiano raccontata dai suoi protagonisti, dal neorealismo alla fine degli anni Cinquanta: un'età dell'oro, per il cinema italiano. Le voci di chi il cinema in quegli anni lo pensava, lo scriveva, lo costruiva, lo illuminava di luce divistica, lo produceva e lo mandava in giro per il mondo ritornano nelle testimonianze tessute insieme da Franca Faldini e Goffredo Fofi, intervistatori e ricercatori instancabili.
Nelle tante pagine di questo volume, il ritratto di un'Italia che congeda le memorie della guerra e s'impegna in una controversa ricostruzione economica e morale (anni facili, anni difficili...), mentre il cinema si popola di poveri ma belli, Monicelli Risi Steno Sordi Age Scarpelli Sonego inventano la commedia all'italiana, i melodrammi di Matarazzo fanno piangere smisurate platee di provincia, Sophia e Marcello conquistano con la loro fulgente fotogenia il paese tutto prima di arrivare agli schermi internazionali, Hollywood trasloca sul Tevere e intanto, anno dopo anno, grandi autori approdano alla maturità creativa (Rossellini, Visconti) o al folgorante esordio (Antonioni, Fellini).
Questo secondo volume si apre su“ Ladri di biciclette” (1948), capolavoro di De Sica-Zavattini e 'centro vitale' attorno al quale ruotano gli altri film neorealisti, e si chiude su“ La grande guerra” (1959), il tragico e la Storia che irrompono nella trama satirica della commedia all'italiana. |
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