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I cambiamenti tecnologici, economici e sociologici seguiti alla “svolta digitale” – e sintetizzati da Henry Jenkins nel celebre paradigma della “cultura convergente” – hanno profondamente modificato le caratteristiche del cinema hollywoodiano. Da centro di attrazione (e propulsione) della mediasfera novecentesca, il cinema hollywoodiano è oggi divenuto parte di un più articolato sistema di intrattenimento cross- e trans-mediale, all’interno del quale continua tuttavia a rivestire un ruolo di primaria importanza. Partendo da un’attenta considerazione dei processi in atto, i contributi che compongono il volume analizzano la nuova fisionomia del cinema americano nell’epoca della convergenza, con particolare attenzione alle sue strategie industriali, modalità narrative e tipologie di consumo. Nello specifico, il volume si concentra su quelle pratiche (di matrice industriale o sociale, corporate o grassroots)
finalizzate a espandere gli universi narrativi del cinema, integrandoli all’interno di complesse strutture transmediali per finalità commerciali e/o comunitarie.
Il volume contiene saggi di: Enrico Biasin, Giovanni Boccia Artieri, Roberto Braga, Sergio Brancato, Alberto Brodesco, Giovanni Caruso, Ruggero Eugeni, Mariagrazia Fanchi, Nicolò Gallio, Massimiliano Gaudiosi, Colin B. Harvey, Veronica Innocenti, Elisabetta Locatelli, Andrea Mariani, Marta Martina, Fabrizio Perretti, Guglielmo Pescatore, Mauro Salvador, Sara Sampietro, Massimo Scaglioni, Thomas Schatz, Lucia Tralli. |
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