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In occasione del 30° Torino Film Festival Il Castoro pubblica un importante volume monografico, a cura di Emanuela Martini, dedicato a Joseph Losey.
Messo sotto inchiesta dalla Commissione per le attività antiamericane del senatore McCarthy, Joseph Losey era stato bandito da Hollywood, dall'America e persino dal proprio lavoro. Esule in Inghilterra Losey riuscì a sopravvivere senza rinunciare al suo mestiere; e quando, a metà degli anni Cinquanta, riacquistò il proprio nome, firmò subito una serie di thriller di impressionante vigore: “L'alibi dell'ultima ora”, “L'inchiesta dell'ispettore Morgan”, “Giungla di cemento”.
Negli anni Sessanta e Settanta veniva paragonato a Orson Welles, per il girovagare inquieto, per i tanti (troppi) progetti non realizzati, per l'ossessione del tempo, dello spazio, degli specchi, dei doppi, che incombe sulle sue immagini e sulle sue storie.
Un'importante volume con saggi di Emanuela Martini, Goffredo Fofi, Giorgio Cremonini, Guido Fink, Maurizio Porro, Thomas Elsaesser, Pierre Rissient.
Il presente volume è pubblicato in occasione della retrospettiva dedicata a Joseph Losey in programma al 30° Torino Film Festival. |
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