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Videoarte monocanale è quella produzione, in elettronica o in digitale, realizzata per essere vista su un unico punto di diffusione, sia esso un monitor, una videoproiezione o una finestra di un cd-rom o di un sito. È un prodotto audiovisivo tecnologicamente sperimentale ma che è in grado anche di sedurre lo spettatore. I videoartisti creano immagini e suoni in movimento, a metà strada fra l’artigianalità (devono gestire in prima persona le macchine), la regia vera e propria (che diventa una messa in scena delle immagini) e la creazione di una riconoscibilità pubblica, come racconta in queste pagine Alessandro Amaducci, apprezzato videoartista e docente universitario, che, dopo una panoramica a livello internazionale, illustra qualità e opere di alcuni tra i protagonisti della videoarte monocanale italiana, da Studio Azzurro a Fabrizio Plessi, da Gianni Toti a Carlo Isola a Monica Petracci, per fare solo qualche nome. Chiude il volume un contributo critico di Sandra Lischi, teorica della videoarte, sulle opere dello stesso Amaducci. Alessandro Amaducci ha pubblicato presso Lindau «Il video. L’immagine elettronica creativa» e, con Giaime Alonge, «Passo uno. L’immagine animata dal cinema al digitale». |
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