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Totò, dopo oltre sei anni di assenza in cui si dedica al cinema, torna al teatro nel 1956 con "A prescindere". Con questa rivista chiude per sempre la sua attività teatrale per la malattia agli occhi che lo rende cieco in scena: cosa accaduta il 3 maggio 1957 al teatro Politeama di Palermo. Avrà la forza di andare in scena anche il 4 e il 5 maggio, ma il giorno dopo arriva lo stop definitivo che fa saltare l’ultima replica a Palermo del 6 maggio.
Questo libro ripercorre la tournée di "A Prescindere" nei teatri italiani, attraverso retroscena mai raccontati. Sulla malattia agli occhi di Totò si scatenano polemiche, gli impresari della rivista chiedono i danni all’attore e lo portano in tribunale. C’è anche un tentativo di corruzione, non riuscito, da parte di alcuni impresari nei confronti dell’oculista palermitano che aveva curato Totò. Ci sono le testimonianze dei protagonisti di quello spettacolo: Franca Faldini, Franca Gandolfi, moglie di Domenico Modugno, Mario Di Gilio, l’imitatore prediletto da Totò, Lando Buzzanca, allora giovane spettatore in loggione. Quindi la faticosa ripresa dell’attività cinematografica, con una commossa testimonianza di Federico Fellini. Il fotografo palermitano Gigi Petyx, invece, racconta gli scatti a teatro e a Villa Igiea. |
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