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Se appena trent'anni fa si fosse proposta al pubblico la visione di “Se mi lasci ti cancello” o di “Babel”, pochissimi spettatori ne avrebbero compreso il significato. Questo perché il cinema sta evolvendo sotto i nostri occhi: i suoi codici stanno cambiando e così le modalità espressive di registi, montatori e sceneggiatori a noi contemporanei. Inarritu, Gondry, Kaufman sono solo alcuni tra gli interpreti di un linguaggio che non è più lo stesso, in cui continuità e montaggio narrativo sono ormai arrivati a giocare una funzione primaria sin dall’ideazione del film. Eppure le regole trasmesse agli aspiranti registi di oggi sono le stesse di trenta o cinquanta anni fa. Il merito di questo manuale è di ribadirle - nella consapevolezza che esse sono pur sempre quelle fondamentali - ma subito dopo mostrare come e quando sia opportuno - anzi auspicabile - aggirarle, ricorrendo alle possibili eccezioni. Quelle stesse eccezioni che nella storia del cinema hanno spesso contraddistinto lo stile originale e unico dei grandi registi. |
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