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Questo volume accoglie più di trecento fotografie disposte per sequenze e accompagnate da sessanta piccole storie scattate e scritte da Wim Wenders, che cominciano tutte con il medesimo incipit: “Una volta”. Le 60 “storie” sono un viaggio straordinario attraverso i paesi più distanti e un incontro vivo con personaggi del calibro di Godard, Kurosawa, Handke, Scorsese, Coppola. I luoghi e i volti anticipano o corrono paralleli a quelli dei suoi film, o costituiscono un autonomo nucleo narrativo, materia di cinema così come di semplice racconto. Sono brevi istantanee narrative, reliquie del presente (come osserva Del Giudice nella prefazione) o rovine del nostro tempo che non custodiscono memoria né portano tradizione, non hanno fatto in tempo ad accumulare tempo, alcune sono già rovina alla nascita, come certi interni di locali lungo le highways, o il Dakota con le ali smontate o i drive-in abbandonati. Sono comunque il paesaggio della nostra epoca, dove viviamo i nostri rapporti con gli altri e ambientiamo i nostri sentimenti. E’ Wim Wenders stesso a spiegare, parlando delle proprie idee e del proprio lavoro, come ogni luogo racchiuda una storia, che una volta è accaduta o accadrà, e che attende solo di essere narrata. |
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