Il cinema come raramente è stato pensato: con il volume sulla Calabria la “Spot Italia” inaugura una collana pensata non per i cinefili, ma per tutti, principalmente per i curiosi. Dal 1910 ad oggi viene analizzato dettagliatamente il cinema come strumento di relazione con il territorio attraverso una vasta gamma di titoli che affrontano argomenti di pertinenza locale.
La Calabria sullo schermo è qui sintetizzata in 40 lungometraggi, ma non solo: accanto ai film di Pasolini (Comizi d’amore), Rossellini (Viva l’Italia), Amelio (Il ladro di bambini) ed al celeberrimo Ragazzo di Calabria di Luigi Comencini, con il solito ottimo Volontè, troviamo cortometraggi, documentari su luoghi (uno di Bellocchio sulla città di Paola, tra i tanti) e costumi, fiction, serial televisivi e perfino tutti i cinegiornali, non solo quelli del Luce o la Settimana Incom.
La trattazione delle opere è esauriente, con una critica ad opera dell’autore Giuseppe Papasso, qualche foto – una chicca la locandina di Eroina calabrese di Ernesto Maria Pasquali, “commovente dramma calabrese” del 1910, con la scritta in calce “esclusività pel meridionale d’Italia” –, curiosità di vario genere e due elementi che è difficile reperire in altri dizionari: l’incasso in sala e gli appunti di regia, con riflessioni e commenti di chi in quel momento stava realizzando il film.
La sezione centrale dell’opera è dedicata alle biografie di alcuni personaggi calabresi legati al cinema, da Amelio e Calopresti fino a Corrado Alvaro, Loredana Bertè, Agostino Saccà e Gianni Versace. Le stessa divisione del dizionario è riscontrabile nel cd-rom allegato, nel quale è riportato integralmente il dizionario arricchito da numerose foto, da una rassegna stampa completa e da ulteriori biografie, quali quelle dei laziali Salvatore Borgese e Manuela Arcuri: uno strumento di rapida e facile consultazione senza neanche la necessità dell’installazione.
In Appendice, infine, troviamo una sorta di miscellanea sul cinema regionale, dalla storia di tutte le sale cinematografiche e la loro attuale location alla fotocopia di documenti di diverso ambito ed interesse, da una breve (forse troppo) cronologia ad un articolo di Gianni Amelio dal titolo “C’era una volta il cinematografo...”. E, naturalmente, curiosità di ogni genere, dai metri di pellicola girati da Renato Castellani per Il Brigante ai soli tre film censurati. Quali? La risposta è a pagina 331.
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