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Il teatro di Orson Welles “Io appartengo al teatro”: così scrive Orson Welles negli anni trenta, prima dell’approdo a Hollywood. Il teatro non rappresenta solamente il preludio al cinema ma anche un momento fondamentale del suo percorso di attore e regista, il luogo fisico e mentale in cui nasce e si affina la sua complessa personalità di artista. Nell’America di Roosevelt Welles dà vita a un progetto teatrale in cui fervore politico, inventiva registica e grandezza d’attore coesistono in una sintonia che avrà, negli anni successivi, rare possibilità di espressione. Gli spettacoli realizzati all’interno del Federal Theatre Project (tra cui il celebre Œvoodoo Macbeth) e del Mercury Theatre sono qui analizzati alla luce dei copioni, delle recensioni e soprattutto degli scritti di Orson Welles. Ne emerge il ritratto di un giovane teatrante appassionato e ambizioso, un artista in grado di elaborare una poetica originale che guarda ai grandi del passato e agli innovatori del primo novecento, non senza confrontarsi con Broadway e con il teatro politico e di propaganda. Prima di "Quarto potere", il ventenne Welles, completamente assorbito dalla sfida del teatro, dimostra di essere uno dei più coraggiosi sperimentatori e spregiudicati protagonisti della scena del suo tempo. |
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