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Che cosa collega film come "Strade perdute", "Il seme della follia", "Memento", "Sliding Doors", "Matrix", "Se mi lasci ti cancello"?
Il tempo nel cinema contemporaneo è continuamente sottoposto a frammentazioni, distorsioni, moltiplicazioni. La cronologia del racconto viene sovvertita, la narrazione rinuncia alla linearità, alla consequenzialità e alla causalità in favore della pluralità e dell’indeterminatezza. Le strutture narrative si organizzano secondo modelli più aperti, irrisolti, a volte persino paradossali. Si afferma, parallelamente, la tendenza a rappresentare realtà plurali, discontinue, instabili, ed emergono tematiche ricorrenti quali il dissolversi del confine tra realtà e finzione o la perdita della memoria.
È possibile rintracciare una chiave interpretativa unitaria per tutti questi fenomeni e tendenze? È questa la domanda da cui prende avvio il volume, che indaga il cinema d’oggi attraverso le teorie e le riflessioni intorno al concetto di postmoderno. |
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