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Qual è lo "specifico" del cinema digitale o D-cinema? Quali autori hanno usato le tecnologie informatiche a fini espressivi, non solo economici? Sono ancora valide le regole di un tempo per analizzare un film? Quali sono i teorici della nuova estetica?
È già possibile scrivere una storia del cinema digitale? Basata su un metodo multidisciplinare e sui rapporti fra arte e neuroscienze, l’ipotesi del libro è che il D-cinema, mettendo in crisi il dispositivo della riproduzione fotografica e della sala, abbia concluso la sua prima fase. Gli scenari del futuro, con l’intermedialità e la distribuzione su rete mobile, daranno altri prodotti e nomi diversi. Nella fase attuale di transizione ecco una grammatica del linguaggio digitale, con un’antologia di autori, opere, teorie e linguaggi. |
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