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Il monumentale doppio progetto di Clint Eastwood "Flags of our fathers" (Le bandiere dei nostri padri) e "Lettere da Iwo Jima" aggiunge un nuovo capitolo all'inarrestabile ascesa del suo talento, che pare non debba smettere mai di sorprendere e suscitare ammirazione.
Parlare del film in sé è puro esercizio, poiché solo la visione, e nessuna descrizione, può rendere il senso della forza espressiva dell'opera di Clint Eastwood, ormai saldamente incamminato lungo un percorso che lo vede scarnificare il suo linguaggio da ogni orpello, per concentrarsi su una rara ed eccelsa commistione di senso e forma, di Psiche e Amore.
Edizione aggiornata a "Lettere da Iwo Jima", con 182 fotogrammi b/n. |
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