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II quarto saggio di Jean-Louis Leutrat che presentiamo, affronta i profondi legami che il cinema, fin dai suoi inizi ha avuto con il fantastico. Il libro analizza il fantastico cinematografico attraverso la storia del cinema, dal muto a oggi, da Buster Keaton a Mario Bava, con riferimenti ad autori, film e studi critici. Il fantastico inteso come ciò che suscita meraviglia, impaurisce, attrae e sgomenta; come rappresentazione dello spazio tra il reale e l'oltre, tra la vita e la morte. Il fantastico come il fantasma che rappresenta la parte che di noi non si riduce alla materia e all'esperienza; il doppio, l'oscuro, lo sfuggente, quello che di noi non riconosciamo, il prima e dopo di noi, il legame col passato e ciò che sopravvive alla morte individuale. |
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