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Questo volume, il primo dedicato in Italia all’argomento, si propone di fornire non solo un ampio e variegato repertorio di pezzi per provini o esercizi per attori ma anche una serie di modelli, molto diversificati, per gli sceneggiatori che vogliano cimentarsi nella non facile arte del monologo. Costituisce anche un utile strumento per gli studiosi di cinema e una godibile esperienza per i lettori che vogliano rivivere sulla pagina le emozioni vissute nella sala cinematografica. Tratti da film contemporanei appartenenti alla produzione mainstream o a cinematografie aliene e ribelli, gemme estrapolate da classici o nuclei infuocati di opere d’autori contemporanei, allineano un repertorio che va da “Persona” a “Pulp Fiction”, da “Apocalypse Now” ad “Americani”, da “Quinto potere” a
“Good night and good luck”… Drammatici, ironici, patetici, caustici, introspettivi, accusatori, sarcastici, nichilistici, visionari, utopistici, ideologici, elegiaci: questi monologhi ci rivelano una parte poco indagata della drammaturgia cinematografica, che si esplica solitamente nel rapporto duale del dialogo e che viene invece qui a presentarsi come un continente vasto e complesso dove l’arte del monologo consente al drammaturgo/sceneggiatore (e all’attore) di instaurare un rapporto empatico e immediato con lo spettatore. Fra gli autori di cui presentiamo i monologhi: David Mamet, Peter Schaffer, Sam Shepard, David Benioff, Ariel Dorfman, Quentin Tarantino,
Bernardo Bertolucci, Coppola-Milius, Altman-Barhydt, Wenders-Handke, Jeremy Leven, Paddy Chayesky, Tom Schulman, Aaron Sorkin, Thomas Vinterberg.
Arcangelo Mazzoleni, saggista, regista e videoartista. Laureato in Lettere, si è formato al Centro Sperimentale di Cinematografia. Consulente e story-editor di RAI-Fiction, insegna Teoria e tecnica della Cinematografia all’Università di Roma Tor Vergata. Ha pubblicato per la Dino Audino L’ABC del linguaggio cinematografico (III edizione 2006; tradotto in portoghese) e Il movimento della macchina da presa (2004). |
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