Fuck! What a fuck! Yeeeaaah. Fuck…Fuck...Fuck…Fuck…Yeah. Ok, baby. Fuck. Ok. Fuck……Fuck. Fuck. Fuck. Fuck. Fuck. Yeah. Fuck. Ok. Fuck. Fuck. Fuck. Yeah. What a Fuck! Fuck. Fuuuuck!
Concedendosi la licenza di trascrivere in lingua originale 3/4 della sceneggiatura del film (scritta da Seth Rogen, attore in Molto in cinta e Io, tu e Dupree), risulta evidente che c’è ancora chi pensa che per far ridere basti mettere una media di tre/quattro parolacce al minuto e il gioco sia bello che fatto. Purtroppo non è così, altrimenti basterebbe una DvCam in uno stadio qualsiasi di domenica pomeriggio per creare un capolavoro di comicità, e i 110 (!) minuti di Strafumati entrerebbero di diritto nell’albo dei film divertenti del secolo. Trattandosi di 'commedia demenziale', l’idea di raccontare le vicissitudini di uno sfigato e del suo pusher - sfigato anche lui - poteva risultare vincente, eppure all’uscita dalla sala la sensazione che rimane è che di commedia ci sia ben poco e di demenziale quasi tutto: salvo poche eccezioni, come durante l’inseguimento con la macchina della polizia o lo spaccio a tre ragazzini, il film non riesce quasi mai a far ridere. Se a questo si aggiungono le fastidiose parole retoriche del produttore Apatow (40 anni vergine, Molto incinta), che nelle note di produzione scrive che “Strafumati utilizza la comicità per dire che quando ci si stona non viene fuori mai nulla di buono”, allora la sensazione diventa quasi di fastidio. Davvero non si capisce come si possa girare un film sbagliato dall’inizio alla fine: si parte con un prologo assolutamente gratuito e insulso, per arrivare agli ultimi, interminabili, noiosissimi 25 minuti di sparatorie ed esplosioni che di comico hanno solo una poliziotta che ferita al braccio da un proiettile combatte corpo a corpo con uno dei protagonisti come se nulla fosse…
Sempre nelle note di produzione si avverte che “se la marijuana non fosse stata illegale, quello che si starebbe per vedere non sarebbe successo”.
(E quindi il film non sarebbe uscito...)
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