Dopo molti anni Laura decide di trasformare l’orfanotrofio nel quale era cresciuta in un centro per bambini disabili. Qui suo figlio Simon comincia a giocare e a parlare con un amichetto immaginario. In realtà le cose sono molto più inquietanti di quanto la donna possa immaginare.
il cinema horror spagnolo dà sempre buoni frutti e anche questa volta non sbaglia il colpo, agli amanti del genere potrebbe non piacere in quanto non c'è alcuna scena davvero terrificante, ma invito a guardare oltre a questo e lasciarsi trasportare dall'atmosfera fiabesca(come per "nightmare:nuovo incubo" o "la casa nera")