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Dal regista newyorkese J.J. Abrams (produttore di Lost) arriva l'undicesimo capitolo della saga cinematografica di Star Trek. I Romulani trovano un modo per tornare indietro nel tempo, in questo modo potranno vendicarsi della Federazione e del loro più acerrino nemico il capitano Kirk. Spock, scoperto il piano, tornerà anche lui indietro nel tempo per proteggere il suo miglior amico e si unirà con lo Spock del passato per salvare Kirk, e il futuro dell'universo. |
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J.J. Abrams come Re Mida. Il creatore della fortunata serie televisiva LOST conosce alla perfezione i tasti da premere per farsi voler bene dai fan della serie Star Trek e riesce là dove i suoi predecessori avevano fallito: questo “Star Trek” è un film concitato e appassionante, che affronta le origini di Spock e Kirk con ironia e libertà. Con un “Harry Potter” che si avvia verso l'uscita di scena, a Hollywood ci si prepara dunque per una saga potenzialmente infinita, capace – con la sua modernità dal retrogusto vintage – di convincere appassionati e semplici fruitori di azione.
A farla da padrone sono, ovviamente, degli eccellenti effetti speciali e un montaggio che attacca spazio e tempo. Fin dall'inizio lo “Star Trek” di J.J. Abrams stabilisce con arroganza ma grande intelligenza uno sfasamento temporale che consegna nelle mani del regista una libertà creativa che discosta leggermente il film dalla serie originaria ma rende il prodotto divertente e personale.
Fotografia ed effetti sonori sono ridondanti ma molto curati e appropriati e contribuiscono a dare al film un'energia nuova. “Star Trek” affronta i temi dell'identità con piglio pop e metafisico, mischia le carte e disorienta soprattutto i meno attenti. Tutto il resto, dalla sofisticata U.S.S. Enterprise alle tute spaziali anni '60 al carattere dei personaggi, sembra sostanzialmente fedele a quello che la serie-mito ha proiettato nell'immaginario delle persone. C'è il solito James Tiberius Kirk (Chris Pine), ragazzo ribelle dell'Iowa in preda alle emozioni; c'è Spock (Zachary Quinto), brillante studente vulcaniano che è dominato dalla ragione pura ma anche sensibile alle emozioni per via della sua natura contemporaneamente umana e aliena; non possono mancare ovviamente il medico di bordo Leonard “Bones” McCoy, l'ingegnere capo Montgomery “Scotty” Scott, la responsabile delle comunicazioni Uhura, l'esperto timoniere Sulu e il l'enfant prodige Checov. Ogni personaggio mantiene l'appeal originario, ma il regista, coraggiosamente, non rinuncia mai a osare e soprattutto descrive bene le trasformazioni caratteriali dei protagonisti.
Fare riferimenti allo sviluppo della vicenda è però pericoloso e rischia di rovinare la sorpresa a coloro che vogliono godersi il film senza sapere nulla. E' d'obbligo, però, svelare la presenza dello storico Leonard Nimoy nei panni del vecchio Spock, accolta dal pubblico con applausi e grida davanti alle quali non si riesce a rimanere indifferenti.
Con i suoi 40 anni di vita, sei serie televisive e dieci film alle spalle, fare un film su Star Trek era un'operazione rischiosa. Ricominciare da capo non era facile, ma era una necessità e probabilmente la scelta più logica. |
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Commenti del pubblico |
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Ultimi commenti e voti |
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7
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Bel film per glia amanti della Saga.
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5
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7,5
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7
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Non sono un fan di Star Trek, ma questo film è decisamente riuscito.
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7
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5,5
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7
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7
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6,5
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Premetto di non essere un fan della celebre saga cine-televisiva e la cosa buona del film e' che "riparte" dall'inizio senza alcune complicazioni, con un buon uso di effetti speciali e sonori che (giustamente) non sanno di retro', senza troppi riferimenti ai lavori originali, ma anzi piu' debitore della saga di Star Wars. Abrahams dirige con classe cio' che succede all'interno dell'Enterprise (con un abbondante uso della luce che abbaglia in ogni inquadratura), ma in alcune parti il ritmo rallenta con alcune complicazioni sullo spazio/tempo. Malgrado cio', restano eccezionali le sequenze d'azione. Come già detto non sono un fan della serie, ma fa una certa impressione rivedere sul grande schermo Nimoy.
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5
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Film che vorrebbe replicare, pur sfruttando l'ambientazione di Star Trek, l'atmosfera e il successo del primo Star Wars, per poter così rilanciare una serie ormai morta e attrarre nuovi fan anche tra chi non conosce nulla di quest'universo fantascientifico. Rientro quindi tra il suo pubblico potenziale, ma con me il film ha fallito comunque. Troppe scene d'azione, per lo più inverosimili considerando che si sta parlando di umani normali, personaggi macchietta e senza spessore, e un numero eccessivo di personaggi, come se si fossero messi in mente di presentarci tutti quelli che erano presenti nella serie TV in un film di due ore, con continue strizzate d'occhio al fan di vecchia data. Risultato davvero scarso per quanto mi riguarda, e mi ha sorpreso molto il generale apprezzamento con cui è stato accolto.
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