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Coraline è una bambina di 11 anni che con i genitori si trasferisce in una nuova casa. Un giorno, presa dalla noia, decide di cominciare a contare le porte della nuova casa ma ne nota una che non aveva mai visto. Aprendola scopre che la porta era stata "murata" e che apriva nessuna stanza. La notte stessa, non riuscendo a dormire, si alza e sente dei rumori provenire dalla porta: la apre e si ritrova in un mondo parallelo, identico a quello in cui abitava, con la sua casa, i suoi genitori, i suoi bizzarri vicini ma con una particolarità, tutti hanno gli occhi cuciti con dei bottoni... |
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E’ giusto guardare con attesa al nuovo film di Henry Selick, “Coraline e la porta magica”: già regista dell’ottimo “The Nightmare Before Christmas” (che quasi tutti credono sia girato da Tim Burton), Selick si mantiene all’interno dei binari della favola dark puntando forte sull’aspetto onirico-visionario del racconto. Non investe invece sulla trama, che si rivela una delle innumerevoli derivazioni da “Alice in Wonderland”: Coraline Jones ha 11 anni e quanto alla sua vita ha qualcosa da ridire. La sua tana del Bianconiglio è una fessura nel muro del salotto che le permette di entrare (ma anche di uscirne) in un mondo speculare ma privo degli elementi per i quali Coraline soffriva. Ma le differenze non sono solo in positivo...
La storia non è opera di Selick, ma di Neil Galman che l’ha scritta “a misura di bambina”, testandola sulla figlia piccola e traendone un libro illustrato che ha venduto in tutto il mondo. Selick ha il merito di intravedere il potenziale cinematografico della storia e di sceglierla, pensando fin dall’inizio di realizzarla in stop-motion (come per “Nightmare” d’altronde). E proprio con “Nightmare Selick inizia i suoi esperimenti sul 3D, riconvertendo ad oltre dieci anni di distanza il film: oggi la tecnica rasenta la perfezione (non c’è nemmeno più bisogno di usare due macchine da presa) e “Coraline” è subito pensato a tre dimensioni, e dopo quattro anni di lavoro il risultato è ottimale. Purtroppo in Italia saranno molte le sale che proietteranno la versione a sole due dimensioni per mancanza di attrezzatura adeguata: è un peccato perché la sensazione di far parte dello stesso spazio della rappresentazione è ciò che fa di un prodotto piacevole un film che vale la pena andare a vedere al cinema.
Nella versione originale la voce di Coraline è di Dakota Fanning. |
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bellissimo. molto coinvolgente, originale e misterioso
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Selick trasduce in immagini il libro di Neil Gaiman. Utilizzando una stupefacente tecnica di stop-motion che tocca livelli di perfezione mai raggiunti (movimenti piu' fluidi,un numero maggiore di espressioni facciali), Coraline e' un cartoon atipico e bellissimo, in quanto affronta i soliti temi dei film animati (il rapporto tra i figli e i genitori,la solitudine e la noia che si trasformano in avventura,l'essere "speciali") in maniera poco infantile o banale, ambientando il film di personaggi,scenografie ed eventi decisamente lugubri e paurosi: gli "altri genitori" di Coraline con i bottoni negli occhi, la casa che ricorda quella di Psyco, l'ambientazione notturna, gli scarafaggi, la foresta e la nebbia perenne.
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News sul film “Coraline e la porta magica” |
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Sondaggio: tecnologia 3D, in quale film ti ha convinto? (27 Gennaio 2011)
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