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Recensione: Le avventure del topino Despereaux

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Le avventure del topino Despereaux
titolo originale The Tale of Despereaux
nazione U.S.A.
anno 2008
regia Sam FellRobert Stevenhagen
genere Animazione
durata 90 min.
distribuzione Universal Pictures
sceneggiatura W. McRobbC. Viscardi
musiche W. Ross
fotografia B. Blackbourn
montaggio M. Solomon
uscita nelle sale 24 Aprile 2009
media voti redazione
Le avventure del topino Despereaux Trama del film
Tre improbabili eroi: un topo disadattato (Despereaux) che preferisce leggere libri piuttosto che mangiarli e che si innamora perdutamente di una principessa, un ratto infelice (Roscuro) che complotta per lasciare le segrete e una piccola domestica con le orecchie a forma di cavolfiore il cui destino è collegato a quello della principessa.
Recensione “Le avventure del topino Despereaux”
a cura di Giordano Rampazzi  (voto: 7)
Le avventure del topino Despereaux” è una trasposizione cinematografica della favola Le avventure di Meschino, scritta nel 2003 da Kate Di Camillo. Questo dice già molto sulle differenze tra questo film e i ‘concorrenti’ della Pixar, Dreamworks o Blue Sky Studios, senza considerare i costi di produzione notevolmente inferiori. Si dice spesso, inoltre, che i film d’animazione digitale sono per grandi e piccini. La realtà è che generalmente a tenere alto il livello di interesse dei più grandi ci pensa il tono umoristico e caricaturale dei personaggi. In questo caso, invece, l’umorismo è sostanzialmente messo da parte, puntando forte su una favola classica nell’impianto narrativo ma moderna nelle numerose sfaccettature visive e concettuali. “Despereaux” è una fiaba d’animazione medioevale incredibilmente elegante e raffinata, accattivante nella rievocazione delle atmosfere pittoriche fiamminghe e nella proposizione un modello di film per bambini finalmente caratteristico e indipendente. Dagli autori di “Giù per il tubo” è nata un’avventura intelligente che affronta i temi della speranza, del perdono e del coraggio. Nello specifico Despereaux è un topino molto diverso dagli altri topi di ‘Mouseworld’. Oltre ad avere delle enormi orecchie, è stranamente positivo, coraggioso e disinteressato alla conformità che lo circonda, impermeabile alle ingerenze del potere costituito. Roscuro è invece un ratto incompreso, gentleman e giramondo, esiliato a ‘Ratworld’ – nelle buie viscere della terra – dopo un terribile incidente in cui muore la regina (umana) del regno di ‘Doremì’. Tra i due si crea un’amicizia che mira anche a riportare armonia al tormentato reame.
Il sapore retrò del racconto si allontana dal digitalismo binario dei suoi fortunati predecessori per scaraventarci nelle complessità dei sentimenti e del reale. “Le avventure del topino Desepreaux” rispolvera il valore dell’amicizia ma introduce valori morali moderni, restituendo ai bambini la loro giusta dignità senza mai sottrargli la magia. I continui contrasti tra buio e luce, superficie e profondità, punizione e perdono ci allontanano paradossalmente dai ritmi convulsi ma ovattati a cui siamo abituati, lasciandoci un senso di delicatezza e delizia romantica che fanno ben sperare per il futuro di questo genere cinematografico appena nato ma già ampiamente consumato.
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