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Recensione: Questione di cuore

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Questione di cuore
titolo originale Questione di cuore
nazione Italia
anno 2008
regia Francesca Archibugi
genere Drammatico
durata 104 min.
distribuzione 01 Distribution
cast K. Rossi Stuart (Angelo) • A. Albanese (Alberto) • M. Ramazzotti (Rossana) • F. Inaudi (Carla) • C. Noschese (Loredana) • F. AntonelliP. Villaggio (Renato) • N. Xhemalaj (Perla) • A. Calligari (Airton)
sceneggiatura F. Archibugi
musiche B. Lena
fotografia F. Zamarion
montaggio P. Marone
uscita nelle sale 17 Aprile 2009
media voti redazione
Questione di cuore Trama del film
"Questione di cuore" è tratto dall'omonimo romanzo di Umberto Contarello.
I cuori di Alberto e di Angelo ingrippano nella stessa notte. Così dice Angelo, giovane carrozziere di ex borgata, ex sottoproletariato, un ex tutto diventato qualcosa che Alberto, sceneggiatore di successo, bravo e matto, rumoroso e squlibrato come un rinoceronte, non capisce. Diventano amici in sala rianimazione. Amici come lo si può diventare ridendo come matti al cospetto della morte. E appena fuori, la vita gli sembra talmente cambiata, sempre consapevoli di ogni battito cardiaco, che diventano indispensabili l’uno all’altro.
Continuare a ridere. Non pensarci. Alberto, che è un uomo solo, si installa come un paguro nella conchiglia, la casa di Angelo, lì al Pigneto, sopra la carrozzeria specializzata in auto d’epoca. Un mondo imperscrutabile, ora bellissimo, ora sinistro. Ma in quella casa c’è una famiglia: una moglie, Rossana, bella e incinta, e due figli, Perla, una scontrosa adolescente e Airton, in omaggio al grande Senna, un bambino impaurito dagli eventi.
Recensione “Questione di cuore”
a cura di Glauco Almonte  (voto: 7)
Si deve iniziare dalla location, un Pigneto che ritorna ad ospitare un set cinematografico dopo decenni in cui la Roma capace di rappresentare l’Italia intera era sparita; ma la cronaca ha anticipato l’uscita del film, e il bar Necci che fu teatro delle bighellonate di “Accattone”, nel quale trascorrono parte del tempo libero Angelo (Kim Rossi Stuart) e suoi parenti, è oggi chiuso e ancora si vedono i segni dell’incendio. Nel ricordo di Pasolini (del quale si vede bene la foto sulla parete del bar) e di un atmosfera sospesa nel tempo “Questioni di cuore” differisce dai molti film sul tema dell’amicizia nata da una comune debolezza, una comprensione dell’altro che va oltre le parole, le espressioni, e tocca la profondità del cuore. Angelo e Alberto vengono da due mondi senza punti di contatto, ma si ritrovano accomunati dalla stessa via di uscita (dai loro mondi): per Alberto è solo un grosso spavento, sufficiente però per fargli mandare all’aria tutto; per Angelo il problema è più profondo, ma il serio pericolo di vita lo fa reagire nella maniera opposta, lo spinge a cercare di far quadrare i conti il prima possibile, attraverso l’unica persona che sente simile a sé. E’ interessante il confronto tra le due tipiche reazioni alla presa di coscienza della propria mortalità, al primo ravvicinato incontro con un destino che può non avvisare; ancor più interessante, sullo schermo, è l’amicizia che nasce tra questi due uomini così diversi e allo stesso tempo così bisognosi di qualcosa che loro due soltanto sono in grado di darsi.
Kim Rossi Stuart e Antonio Albanese sono entrambi bravi, e il film si regge interamente su di loro; la scena a letto è una delle scene meglio scritte e interpretate che sia capitato di vedere ultimamente, verosimile e divertente nell’imbarazzo che provoca ma che non riesce a soffocare le risate. Attorno a loro il solito contorno del cinema italiano, attori più o meno bravi in parti poco brillanti, di puro contorno; azzeccato l’intervento di Carlo Verdone che “recita” se stesso calcando la mano sull’aspetto paramedico che gli si conosce, emergendo da un cameo plurimo di volti del cinema accorsi al capezzale di Antonio.
Due anni dopo “Lezioni di voloFrancesca Archibugi torna dunque a convincere con un film leggero ma solido, grazie anche al buon soggetto “Una questione di cuore” di Umberto Contarello, liberamente adattato dalla stessa regista (amica di vecchia data dello scrittore).
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (13 Commenti, 58% gradimento) Palopa 5 Agosto 2015 ore 00:43
voto al film:   6

Utente di Base (20 Commenti, 33% gradimento) smagliante 18 Marzo 2013 ore 12:06
voto al film:   5,5

Medaglia d'Oro (264 Commenti, 70% gradimento) mimma Medaglia d'Oro 27 Novembre 2012 ore 13:31
voto al film:   7

Utente di Base (7 Commenti, 85% gradimento) angelonero 5 Ottobre 2012 ore 04:05
voto al film:   7,5

Medaglia d'Oro (376 Commenti, 59% gradimento) brata Medaglia d'Oro 17 Giugno 2012 ore 18:13
voto al film:   7,5

Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) droogalex 2 Dicembre 2011 ore 18:23
voto al film:   7,5

Medaglia di Bronzo (61 Commenti, 63% gradimento) edanbra Medaglia di Bronzo 9 Novembre 2011 ore 20:47
voto al film:   5

Medaglia d'Argento (106 Commenti, 59% gradimento) cartillo Medaglia d'Argento 7 Ottobre 2011 ore 10:31
voto al film:   7,5

Medaglia d'Oro (238 Commenti, 42% gradimento) AlbertoM Medaglia d'Oro 23 Settembre 2011 ore 13:48
5 1
voto al film:   7,5

Il film è un pezzetto di cinema appassionato ed intenso, senza sbavature, sincero, diretto con buon senso e con due protagonisti davvero straordinari. Un vero e proprio racconto di vita, che con grazia e delicatezza riesce a stare in equilibrio fra la commedia ed il dramma, tenendosi a distanza dalle battute ripetute troppe volte, quanto da quel gusto di crogiolarsi nel dramma (tipico delle fiction). Si parla di morte, inneggiando alla vita scacciando la cupezza dell'argomento ma senza sminuirlo. Si ride, ci si emoziona e commuove. Antonio Albanese e Kim Rossi Stuart dimostrano ancora una volta di essere fra i migliori interpreti contemporanei della nostra tanto discussa cinematografia. Film da vedere
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) IlDivoGiulio 22 Agosto 2011 ore 02:36
voto al film:   7,5


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