Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: Four Brothers

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Four Brothers
titolo originale Four brothers
nazione U.S.A.
anno 2005
regia John Singleton
genere Azione
durata 109 min.
distribuzione United International Pictures
cast M. Wahlberg (Bobby Mercer) • T. Gibson (Angel Mercer) • A. Benjamin (Jeremiah Mercer) • G. Hedlund (Jack Mercer) • T. Howard (Tenente Green)
sceneggiatura D. ElliotP. Lovett
musiche D. Arnold
fotografia P. Menzies Jr.
montaggio B. CannonB. Fox
uscita nelle sale 7 Ottobre 2005
media voti redazione
Four Brothers Trama del film
Bobby, Angel, Jeremiah e Jack sono stati adottati dalla stessa donna, Evelyn Mercer, ma, una volta cresciuti, ognuno di loro si è costruito un'esistenza radicalmente diversa. Bobby è rimasto una testa calda, Angel è diventato un playboy, Jeremiah ha preferito costruirsi un futuro e una famiglia e Jack ha coltivato la sua passione per l'hard rock. Quando Evelyn viene uccisa durante una rapina in una drogheria, i quattro riscoprono il vincolo che li unisce e decidono di trovare insieme il colpevole ed attuare la loro vendetta.
Recensione “Four Brothers”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 6,5)
"Western metropolitano."

In un nervoso inverno a Detroit, la sceneggiatura rabbiosa di David Elliott e Paul Lovett entra nel cuore del rapporto tra i quattro fratelli. Il loro riavvicinamento al funerale della madre adottiva, il loro legame evidente e i loro scontri, sono un accumulo progressivo di violenza e vendetta (i fratelli partono da una "sana" vendetta personale per arrivare ad un opera di "bontà"). Il film perciò non trasforma i personaggi in eroi, ma li mostra come vittime, tutt'altro che incolpevoli, di una società a cui non riescono e forse non possono aderire.
Nonostante l'improbabilità degli eventi, tutto va secondo le aspettative e il copione mantiene un certo equilibrio. "Four Brothers" è molto più di un thriller, pensato, più che sulla vendetta covata, come percorso suggestivo tra i colori e i ritmi della musica black e la cultura hip hop. John Singleton, assorbe le atmosfere urbane e la dolorosa capacità di sopravvivenza, costruite sull’assenza di punti di riferimento affettivi e sulla dilatazione della tensione, in una "full immersion" di spari e complicità, confortati dalla leggerezza dell'indolenza.
Action "vecchia scuola" (Giustiziere Della Notte o L'Ispettore Callaghan) e un passo in avanti; i quattro "angeli della vendetta" (o dell’ "Apocalisse") caratterizzano l'America dell'ultimo decennio.
Presentato fuori concorso a Venezia 2005.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Argento (196 Commenti, 27% gradimento) Standby Medaglia d'Argento 2 Aprile 2017 ore 18:31
voto al film:   4,5

Medaglia d'Oro (376 Commenti, 59% gradimento) brata Medaglia d'Oro 20 Marzo 2016 ore 09:57
1
voto al film:   6,5

Buon film che mantiene le promesse. La sceneggiatura perde qualche colpo nel susseguirsi degli eventi ma il ritmo e l'azione compensano questo difetto. Si può vedere
Utente di Base (3 Commenti, 66% gradimento) Epo11 13 Novembre 2012 ore 11:04
voto al film:   6,5

Utente di Base (13 Commenti, 58% gradimento) Palopa 14 Ottobre 2012 ore 02:58
voto al film:   5,5

Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) beachum 20 Luglio 2012 ore 11:23
voto al film:   7,5

Utente di Base (39 Commenti, 54% gradimento) bartman 5 Maggio 2011 ore 16:35
voto al film:   6,5

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