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Recensione: Tris di donne & abiti nuziali

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Tris di donne & abiti nuziali
titolo originale Tris di donne & abiti nuziali
nazione Italia
anno 2009
regia Vincenzo Terracciano
genere Commedia
durata 98 min.
distribuzione 01 Distribution
cast S. Castellitto (Franco Campanella) • M. Gedeck (Josephine Campanella) • S. Cantalupo (Ferdinando) • P. Briguglia (Giovanni Campanella) • R. Rea (Luisa Campanella) • E. Bouryka (Caterina) • P. Calabresi (Vittorio) • I. Forte (Mariellina) • G. Morra (Matteo)
sceneggiatura V. TerraccianoL. Sabatino
musiche N. Piovani
fotografia F. Cianchetti
montaggio M. Spoletini
uscita nelle sale 18 Settembre 2009
media voti redazione
Tris di donne & abiti nuziali Trama del film
Franco, giocatore d'azzardo che ha speso la vita sui tavoli da poker e nelle sale corse di Napoli, è sempre in fuga da strozzini e debitori. Dopo tanti colpi a vuoto, Franco tenta il riscatto definitivo con i soldi risparmiati faticosamente dalla figlia per il suo imminente matrimonio, ed è l'ennesima sconfitta. L'ultima partita, quella della possibile salvezza, non sarà lui a giocarla, ma suo figlio Giovanni.
Recensione “Tris di donne & abiti nuziali”
a cura di Riccardo Rizzo  (voto: 6)
Rifacendosi apertamente alla tradizione della commedia all’italiana, Vincenzo Terracciano narra la storia del classico mascalzone dal cuore d’oro, un padre tanto affettuoso quanto irresponsabile e bugiardo, che dilapida la sua misera pensione ovunque sia possibile perdere dei soldi: in una sala scommesse, una ricevitoria o in un circolo di biliardo. Il vizio del gioco, incurabile e crudele, finisce per rovinare il fragile equilibrio familiare e allontanarlo sempre più dalle persone che ama: non si può curare una malattia invocando quel pizzico di fortuna che ovviamente non arriva mai, non può la speranza essere un valido anticorpo. Lungi dal risolvere i problemi, ma anzi, moltiplicandoli in maniera esponenziale, il "gioco" finisce per dare tinte sempre più drammatiche a una storia apprezzabile per sobrietà e rigore stilistico, ma proprio per questo anche troppo fredda e asciutta, nonostante la grande prova di Sergio Castellitto. Sebbene a tratti interessante, la sceneggiatura risulta incerta e poco accattivante, con due protagonisti (il gioco e Marco Campanella) troppo slegati da un contesto sbiadito e poco definito.
Presentato all’ultima edizione del Festival di Venezia, sezione Orizzonti. Nonostante all’orizzonte, in fondo, non si sia scorto nulla di nuovo.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (18 Commenti, 55% gradimento) settimaarte 1 Ottobre 2011 ore 20:48
voto al film:   6

Medaglia d'Oro (238 Commenti, 42% gradimento) AlbertoM Medaglia d'Oro 19 Settembre 2011 ore 12:21
2 2
voto al film:   6,5

film sul "vizio" del gioco con un bravo Castellitto
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