Recensione: I baci mai dati

1 COMMENTO

3 VOTI

Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu

titolo originale

I baci mai dati

nazione

anno

regia

genere

durata

80 min.

distribuzione

Videa CDE

cast

C. Marchese (Manuela) • P. Degli Esposti (Viola) • D. Finocchiaro (Madre di Manuela) • B. Fiorello (Giulio) • P. Micol (Don Livio) • M. Galletta (Ersilia) • A. Vassallo (Gulisano)

sceneggiatura

R. Torre • L. Nuccilli

musiche

F. Di Giambattista • A. Fabiani

fotografia

F. Zamarion

montaggio

O. Bargero

uscita nelle sale

29 Aprile 2011

media voti redazione

Trama del film


	Manuela, tredici anni vissuti a Librino (un quartiere 'modello', periferico e degradato di Catania), un giorno si inventa di poter fare miracoli. La gente non desidera che crederle e da quel momento irrompe nella sua vita un’umanità affamata e bisognosa che le chiede di tutto: dal posto di lavoro perduto alla vincita al Totocalcio. Mentre sua madre Rita intravede la possibilità di farne un commercio, Manuela si spaventa e vorrebbe smettere di fare la santa, ma non è più così facile. Perché suo malgrado un miracolo succede davvero.

Scheda a cura di Glauco Almonte

Rischiosa mescolanza di stili che non si amalgamano, ma è una buona scelta evitare l'approccio esclusivamente documentaristico, giocando anche su livelli più apprezzati dallo spettatore medio. Il punto di forza del film è la mancanza di giudizio sulla parte magica/soprannaturale, andando invece a sviscerare il rapporto tra una madre e una figlia che hanno bisogno di perdersi prima di riuscire a conoscersi.

	---

	REGIA - SCENEGGIATURA - MUSICHE - FOTOGRAFIA - SCENOGRAFIA

	---

Commenti del pubblico

Ultimi commenti e voti

Medaglia d'Oro (247 Commenti, 80% gradimento)

giampaolosy

9 Aprile 2016 ore 05:26

voto al film:

Le parti migliori di questo film sono senz'altro tutte visive, estetiche. Dai costumi, alla fotografia fino addirittura agli scenari che riescono a essere presentati come digeribili, per quanto si tratti di quartieri e palazzi di una Catania oggettivamente in degrado. Il punto debole è invece la storia, per quanto il soggetto sia intrigante, e il suo sviluppo, quasi ondivago, incerto e che porta a una conclusione repentina. Insomma una commedia che sviluppa bene, con una certa ironia e critica la parte dedicata ai miracoli e ai miracolati mentre soffoca un po' la storia personale delle protagoniste permettendole di affiorare solo nel finale. Parafrasando il film: era lecito sperare qualcosa di meglio.