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Iraq, anni Ottanta, in pieno regime Saddam Hussein: Najla è una dottoressa costretta a scegliere tra i suoi sogni e il rispetto delle tradizioni cui è legata la sua famiglia. Dall’Italia, dove ha studiato, Najla decide di tornare a Kirkuk alla ricerca del fidanzato coinvolto nella resistenza. L’amore, il tradimento e il destino dei due uomini intenzionati a sposarla, Sherko e Mokhtar, s’intrecciano nel racconto della sua vita, sullo sfondo di uno dei capitoli più brutali e inesplorati della storia dell’Iraq. |
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I fiori di Kirkuk racconta il genocidio curdo voluto dal regime di Saddam Hussein alla fine degli anni '80, parla di una storia d'amore impossibile e potenzialmente straziante, affronta il tema del fondamentalismo come concetto prettamente maschile. Il tutto viene proposto in modo dogmatico e avvolgente. Non passano inosservate le musiche dell'Orchestra di Piazza Vittorio e alcune inquadrature a effetto. |
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REGIA - MUSICHE - FOTOGRAFIA - IMPEGNO - TENSIONE | |
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SCENEGGIATURA - MONTAGGIO - RITMO - ORIGINALITÀ - POETICITÀ | |
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Commenti del pubblico |
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News sul film “I Fiori di Kirkuk” |
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Globi d'oro 2011, le candidature; premiazioni il 1° luglio ( 9 Giugno 2011)
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