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Mickey e Mallory sono giovani ed hanno un infanzia di violenza alle spalle: Mallory è stata violentata per anni dal padre, e Mickey ha visto suo padre spararsi spappolandosi il cranio. I due, dopo aver massacrato padre e madre di Mallory, si sono sposati auto celebrando il rito su un ponte. Uccidono per il piacere di farlo, decidendo a caso, volta per volta, o spinti dalla necessità di eliminare un poliziotto "molesto", o un corteggiatore troppo audace della provocante giovane. |
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"L’enfasi dei media".
"Assassini Nati"; un "discorso" certamente non inutile. E nemmeno inedito: nei confronti degli individui più spietati, nella repressione che segue la loro cattura, la società può comportarsi ancora peggio di loro. Vendicandosi in modo meditato ed organizzato (cinico), oppure speculandoci sopra.
Perché, allora, le discussioni feroci, le divisioni provocate dal film? Perché il cinema, non ci stancheremo di ripeterlo, nasce dalla qualità di uno sguardo: quello di un cineasta come Oliver Stone è abile, ispirato, a volte ambiguo, pretenzioso e confuso.
Stone abbandona la classica progressione drammatica e decide invece d'investire lo spettatore con una compressione di suoni, per non dire delle immagini. Dal bianco e nero sgranato ai disegni animati. Da citazioni di western o film carcerari agli spezzoni di documentari; dalle sovrapposizioni (un po’ scontate), ai ritmi accelerati (e rallentati). Un convulso magma visivo che finisce per diventare il vero protagonista di "Natural Born Killers".
Innovativo, stimolante: è quello che effettivamente è sostenibile per la prima parte del film. Ma nella seconda, quando la "convenzione delle soluzioni", l'assunzione di quegli stessi schemi che vorrebbe denunciare diventa palese, il procedimento di Oliver Stone mostra tutti i suoi limiti. Ed alla fine nessuno riesce a credere a quanto Stone vuol dimostrare: che tutta la colpa è solo dei media.
Premio della Giuria a Venezia (1994). |
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Micky e Mallory sono due criminali che, senza alcuna ragione ne ritegno, ammazzano piu' di 50 persone diventando non dei reclusi ma degli eroi nazionali. Stone realizza un film crudo e parodistico sulla violenza in se e sulla violenza delle immagini, dove giornalisti, padri, madri e poliziotti sono tanto colpevoli quanto i due protagonisti e dove un killer puo' diventare una star grazie a una telecamera. Un'opera allucinatoria che cambia stile visivo ogni 10 secondi (dal colore al bianco e nero, dal fermo immagine al cartoon, dalla sit-com agli spot pubblicitari) ma gia' dopo 5 minuti il tutto risulta roboante e stancante. Nonostante cio' sono eccelsi i lavori sul montaggio e sulla fotografia in un film polemico e dissacrante, affascinante e onirico che pero', alla fine, vien lecito chiedersi: che senso ha?
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News sul film “Assassini Nati - Natural Born Killers” |
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Oliver Stone approda a "Pinkville" (25 Ottobre 2007)
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Film legali, via P2P (10 Maggio 2006)
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