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Recensione: Le cose che restano

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Le cose che restano
titolo originale Le cose che restano
nazione Italia
anno 2010
regia Gianluca Maria Tavarelli
genere Drammatico
durata 352 min.
distribuzione n.d.
cast C. Santamaria (Andrea) • V. Amato (Professor Nicolai) • L. Balducci (Nino) • P. Cortellesi (Nora) • E. Fantastichini (Pietro) • A. Liskova (Francesca) • F. Scianna (Cataldo) • D. Giordano (Anita)
sceneggiatura S. PetragliaS. Rulli
musiche M. Betta
fotografia R. Forza
montaggio A. Heffler
uscita nelle sale  non ancora disponibile 
media voti redazione
Le cose che restano Trama del film
Versione cinematografica della serie tv in 4 puntate.
Le cose che restano è la storia di una famiglia che si divide e di una casa che si svuota, a seguito di un evento doloroso. Ma è anche la storia di come, a poco a poco, la famiglia e la casa ritrovano vita e senso, lasciandosi abitare - e contaminare - da nuove esistenze. Nora, Andrea, Nino e il padre Pietro reagiscono con fatica e coraggio al disorientamento che li colpisce, cercando - fuori e oltre la famiglia - altri mondi, altri amori, altre spinte a vivere. Accanto ad essi si muovono i nuovi cittadini italiani, uomini e donne tra i venti e i quaranta anni, presi nel giro del lavoro che c’è e non c’è, della responsabilità e della moralità che si appannano, delle guerre che combattiamo senza dire che le combattiamo, dei popoli che vengono a noi dalla povertà e ci interrogano, come capita con Alina e Shaba.
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