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Recensione: New York, New York

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New York, New York
titolo originale New York, New York
nazione U.S.A.
anno 1977
regia Martin Scorsese
genere Musicale
durata 136 min.
distribuzione United Artists
cast R. De Niro (Jimmy Doyle) • L. Minnelli (Francine Evans)
sceneggiatura E. MacRauchM. Martin
musiche F. EbbJ. Kander
fotografia L. Kovacs
montaggio B. LovittD. RamirezT. Rolf
media voti redazione
New York, New York Trama del film
Mentre New York festeggia, il 2 settembre 1945, la resa del Giappone, il giovane sassofonista Jimmy Doyle adocchia, tra la folla riunita nel salone di un grande albergo, una ragazza, Francine Evans, e dopo un assiduo corteggiamento, riesce a conquistarla...
Recensione “New York, New York”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 7)
"Due artisti, cani sciolti nel grande parco della luce al neon."

"New York, New York" rappresenta per Scorsese la tesi di laurea, quella che serve per entrare nell'olimpo di Hollywood. Passa così dalle strade lucide di pioggia, dal cinema di apparente "critica sociale" di "Mean Streets" e di "Taxi Driver", alle moquettes soffici di "New York, New York".
È il giorno della fine della guerra, e nell'atmosfera delle strade e delle sale da ballo di New York, il reduce Robert De Niro tenta di rimorchiare una raggiante Liza Minnelli, al suono d'orchestra.
C'è la grande tradizione americana per la direzione degli attori e delle scene di massa, con i figuranti che entrano ed escono dallo schermo. E ci sono, come sempre, le citazioni di opere celebri, e i tocchi "poetici".
I suoi neri, i suoi bianchi, le sue strade ed i suoi ambienti chiusi inondati di luci solitamente gialle, ma ogni tanto rosse o blu per drammatizzare gli eventi, sono "espressioni realistiche". Il mondo del melodramma scorsesiano comincia a fondersi senza sforzi e senza soluzione con la finzione straniante e sopra le righe del musical.
La realtà si trasfigura, la luce è al servizio unicamente delle emozioni dell'attore; Francine sta per diventare una stella e De Niro è un'espressione straniante che accompagna la narrazione. Continuatori di stili e tradizioni, sono il racconto musicale, stilizzato e astratto di qual'è il loro rapporto; perché si ameranno e perché si lasceranno.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (29 Commenti, 60% gradimento) Ombra 29 Novembre 2013 ore 00:19
voto al film:   7

Medaglia d'Oro (264 Commenti, 70% gradimento) mimma Medaglia d'Oro 14 Marzo 2013 ore 15:32
voto al film:   6,5

Medaglia d'Oro (273 Commenti, 64% gradimento) anzianzi Medaglia d'Oro 27 Giugno 2012 ore 09:40
voto al film:   7,5

Medaglia d'Oro (238 Commenti, 42% gradimento) AlbertoM Medaglia d'Oro 30 Settembre 2011 ore 19:57
voto al film:   7,5

Utente di Base (44 Commenti, 54% gradimento) Enrico88 15 Giugno 2011 ore 20:21
voto al film:   7

Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) Cfpas 28 Maggio 2011 ore 23:19
voto al film:   7

Utente di Base (39 Commenti, 54% gradimento) bartman 7 Maggio 2011 ore 15:58
voto al film:   7,5

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