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"RCL - Ridotte Capacità Lavorative" racconta le vicende della FIAT a Pomigliano con un linguaggio diverso dalla cronaca giornalistica. Respirare l’aria di un paese del Mezzogiorno con una sola piazza, tre fontanelle e un polo industriale; civiltà e cultura contadina prima dell'inizio degli anni '60, poi le case per gli operai dell'Alfa e una nuova toponomastica: Parco Piemonte, via Po, via Torino, via Alfa. Oggi la Fiat potrebbe andare via. A rischio ci sono 5100 posti di lavoro bianco in terra di camorra. Il precedente è una trattativa lacerante che vuole il lavoro vincolato alla soppressione dei diritti conquistati nella storia sindacale italiana. La globalizzazione a Pomigliano mette a dura prova il connubio tra lavoro e dignità. |
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Nelle note di regia si legge che il linguaggio filmico è una sintesi di fiction, documentario e reality. Un linguaggio che è in effetti il punto cardine di un film piacevolmente grottesco e dal retrogusto amaro, che però si concentra più sullo stile che sul contenuto.
La sceneggiatura, ibrida ed incompiuta, disegna infatti un film irrisolto: né fiction, né documentario, né reality, appunto. |
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ORIGINALITÀ - HUMOUR | |
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REGIA - IMPEGNO | |
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SCENEGGIATURA |
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Commenti del pubblico |
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Ultimi commenti e voti |
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Il film non è stato ancora commentato. |
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News sul film “RCL - Ridotte Capacità Lavorative” |
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RCL, a Torino proiezione per disabili sensoriali (26 Novembre 2010)
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