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8. Non ho mai amato il genere 'commediola romantica'. Ma su Colazione da Tiffany mi sono dovuto ricredere. E' vero che il film è più edulcorato rispetto al romanzo, risultando meno attento all'analisi sociale e molto più sornione nel finale. Tuttavia, c'è qualcosa di magico in questa pellicola. Non è soltanto la splendida colonna sonora di Mancini (o Moonriver). Non è soltanto il soggetto, assolutamente scandaloso per l'epoca (era il 1961!). Non è soltanto la mitica scena iniziale o la ancor più mitica scena di Holly che cerca il Gatto sotto la pioggia. Forse si può sintetizzare tutto con Audrey Hepburn ed il suo famoso tubino nero di Givenchy. E' Audrey Hepburn la stella di Colazione da Tiffany. E' lei che lo colora e lo rende vivo, con un'eleganza ed un brio inimitabili. E' lei che rende questo film un evergreen, una pellicola che, forse banale, forse "commerciale", è nata già come un cult, qualcosa che ha influenzato ed influenza il costume ed il gusto, cinematografici e non solo...
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