Recensione: Silvio Forever

Silvio Forever? Ma anche no!

specie di documentarietto un po' striminzito che non disse niente di nuovo ma che, nel suo non prendere posizione e nel suo proporsi invece a mo' di semplice favoletta (o parabola, com'è stato scritto più sotto), fu ancora capace di destare un certo residuo stupore. per la storia in sé, ovvero per che cos'è l'italia e che cosa siamo noi italiani, più che non per l'attore principale, tanto detestabile quanto - innegabilmente - bravo.

Discreto documento sul Silvio nazionale. Non un'operazione militante alla 'Viva Zapatero' (pertanto chi si aspettava un'inchiesta ne è rimasto deluso), ma una fotografia senza didascalie di colui che nell'ultimo ventennio ha incarnato alla perfezione un modello di italianità. Un vero personaggio della commedia dell'arte -come molta critica ha scritto-: maschilista, vanitoso, gran predicatore, amante del sesso e della barzelletta, bugiardo. Nulla di nuovo da aggiungere a quanto l'intero paese (sostenitori e suoi acerrimi nemici) non sappia già da anni, 'Silvio forever' diventa pellicola interessante allorchè ci obbliga ad ammirare la parabola inarrestabile del più astuto venditore di sogni (e fumo) del XXI secolo, e invita a riflettere su come sia possibile che costui sia diventato ciò che è diventato solo in virtù della sua natura -di cui sopra- di inguaribile scugnizzo italico. Rafforzando un'ultima amara considerazione: Italiani popolo di quaquaraqua e di piccole marionette.

Ho visto "Silvio Forever" la settimana scorsa, dopo averne sentito parlare molto e non troppo bene.
Sicuramente chi si aspetta un documentario anti-berlusconiano resterà deluso: Faenza e Macelloni, più che fare un'inchiesta, raccontano una storia. L'elemento interessante è che quella storia la raccontano (volutamente) con le parole del protagonista.
Ormai questo Paese è diviso tra chi ama il Cavaliere e chi lo odia, sicuramente capirlo (come persona e fenomeno popolar-politico) è più difficile. Il documentario non ci riesce del tutto, ma fa pensare e questo non è poco.

Se si è di sinistra, già si sanno queste cose su di lui. Se si è di destra, magari lo si approva anche. Va comunque fisto per parlarne all'uscita con gli amici. Divertente la voce fuori campo alla Forrest Gump ...