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Alan è un tossicodipendente che vive la sua fragilità in balia di un'esistenza fatta di contraddizioni. La percezione di aver smarrito se stesso e il suo inconscio desiderio di ritrovarsi lo portano a compiere un percorso di auto-psicanalisi fino a sentire pulsare dentro di sé, dopo tanto, quel "dio" che è in ciascuno di noi, l'amore. |
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Non siamo negli anni '80, me l'eroina è tornata prepotentemente di moda. Castaldo indaga il fenomeno e dichiara di volerlo fare raccontando una storia d'Amore e non di Droga, facendo vedere ciò che un tossico è, e non ciò che fa. Lo spunto di riflessione è interessante, ma il film ha troppi difetti di tante altre opere prime: è esageratamente lungo, a tratti è discalico e forzato, ma soprattutto - purtroppo - non... punge. |
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MUSICHE | |
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REGIA - SCENEGGIATURA - IMPEGNO | |
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TENSIONE |
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Ultimi commenti e voti |
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Il film non è stato ancora commentato. |
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