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La notte del 6 aprile 2009 un violento terremoto ha devastato una delle più belle città italiane e il suo territorio, dotato di uno straordinario patrimonio artistico e naturale.
In un periodo di quindici mesi di riprese, il film racconta la città più mediatizzata e mistificata d'Italia, passata dalla rassegnazione alla rivolta attraverso mille trasformazioni, intrecciando storie di persone, luoghi, cantieri, voci e risate di "sciacalli" imprenditori che hanno scatenato la protesta delle carriole, quando ormai il terremoto non faceva più "notizia". Gli abitanti dell'Aquila si sono organizzati per spalare le macerie, dimostrando la volontà di non rassegnarsi al silenzio, anche se costretti a vivere nelle periferie di una città fantasma. |
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Considerando che dal piccolo schermo arrivano solo dis-informazioni faziose, è sempre bene vedere documentari che raccontano, oltre ad una tragedia, la società in cui viviamo. "Ju Tarramutu" pecca di eccessiva lentezza nella sua ora e mezza (un tempo record per un documentario) e si appoggia troppo alle musiche nei passaggi a vuoto, perdendo quindi mordente nei momenti più coinvolgenti - su tutti l'ingresso in città degli aquilani. |
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IMPEGNO | |
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REGIA - MUSICHE - TENSIONE - EFFETTI SONORI | |
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MONTAGGIO - RITMO |
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Commenti del pubblico |
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Ultimi commenti e voti |
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Il film non è stato ancora commentato. |
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News sul film “Ju Tarramutu” |
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"Ju Tarramutu": documentario sul terremoto dal 6 aprile in sala ( 1 Aprile 2011)
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