Recensione: Il grande freddo

Pietra miliare dei film cosiddetti "generazionali".
Purtroppo proprio il suo punto di forza rischia di essere il grande limite di questa pellicola: l'estrema fedeltà al periodo raccontato. Tanto è preciso nel tratteggiarlo, quanto può essere ambiguo per i giovani del periodo successivo.
Questo punto viene però oscurato dalla brillantezza dei dialoghi, dalla profondità dei personaggi e dalla sincerità della storia. Un gran bel film tutt'ora sottovalutato.

Commedia con i ritmi di un film degli anni '80 e che si basa quasi esclusivamente sui dialoghi (brillanti, invero). Tratta diversi temi in modo per nulla scontato. Alcuni di questi sono l'amicizia, il distacco e la separazione, il desiderio di maternità, la morte ed il confronto tra gli ideali adolescenziali e lo sviluppo concreto della propria vita. Tutto viene trattato in modo interessante e senza cadere quasi mai nello scontato o nel "buonista" a tutti costi. Ottima interpretazione e spessore dei personaggi che mi hanno coinvolto tanto da farmi sentire come se fossi seduto vicino a loro, sul divano, o sdraiato per terra mentre li ascolto parlare. Divertente, sagace, emozionante. Il tempo per guardarlo è ben speso.

Visto negli anni '80 al cinema mi colpì profondamente per l'originalità, l'ironia, l'amarezza delle vicende narrate superbamente. Anche adesso, a distanza di anni ( e tanti ne sono passati) ritengo questo film il primo bellissimo esperimento del genere rispetto a tutti quelli che poi sono seguiti che trattino il tema dell'incontro revival fra vecchi amici che approfittando di una circostanza ben precisa(un funerale ad esempio) colgono l'occasione per mettere a confronto la proprie vite, i propri bagali di esperienze, i fallimenti e successi e per ricordare il vissuto comune. Mitico

Questo film mi è stato consigliato da un amico solamente l'altro giorno e l'ho guardato ieri.. Davvero un bel film, da consigliare.