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Recensione: The Big White

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The Big White
titolo originale The Big White
nazione U.S.A.
anno 2005
regia Mark Mylod
genere Commedia
durata 98 min.
distribuzione Medusa Film
cast R. Williams (Paul Barnell) • H. Hunter (Margaret Barnell) • A. Lohman (Tiffany) • G. Ribisi (Ted) • W. Harrelson (Raymond) • T. Nelson (Gary)
sceneggiatura C. Friesen
musiche M. Mothersbaugh
fotografia J. Glennon
montaggio J. Monroe
uscita nelle sale 18 Novembre 2005
media voti redazione
The Big White Trama del film
L'agente di viaggio Paul Barnell è rimasto senza soldi. Dopo aver speso tutti i soldi dell'assicurazione del fratello, scomparso ormai da cinque anni e dichiarato morto, ha un'idea nel momento in cui si trova davanti un cadavere. Decide infatti di far credere che l'uomo morto sia il fratello, ma non sa che due killer rivogliono indietro quel corpo...
Recensione “The Big White”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 6,5)
"Black Comedy."

Sullo sfondo delle nevi dell’Alaska, a meno 50 gradi, se cade del caffé dalla tazza, il liquido si congela prima ancora di toccare terra… Ogni luogo in questo mondo può essere bellissimo o infernale, a seconda della persona con la quale ci vivi. "The Big White" sostiene che questa dovrebbe essere la "lezione" da imparare. Ma nell’umorismo nero in puro stile Fratelli Coen (una specie di Fargo dei poveri), c’è sempre qualcosa di irritante e doloroso. Le sorti del mite protagonista, congelato in una sorta di "flemma", sono la "disperazione" inadeguata e scomposta da disegnare tra l'amore e l'odio. Poi ci pensa l'amata moglie Margaret, una bizzarra combinazione tra una bambina e un fumetto, a riscattare lo choc di un cadavere trovato in un cassonetto dell’immondizia. Il richiamo dei soldi, che spinge Paul a un atto impensato, è presto sostituito dal vantaggio che quei soldi possono arrecare alla moglie malata.
Killer eccentrici con la passione per l'idromassaggio, cowboy di montagna con incisivo d'oro e un assicuratore pronto a tutto; il risultato finale è quello di una commedia cattiva ma non troppo. Certo, l'idea di un cadavere sballottato a destra e a manca non è delle più originali (le maggiori imperfezioni della pellicola vanno infatti ricercate nella sceneggiatura), ma come in ogni thriller che si rispetti, il finale non rinuncia a imprevedibili colpi di scena e si fa perdonare qualche sbavatura di troppo. Insomma, questa è l'America che a colpi di mediocrità finisce per sfociare nella follia: quella degli arruffoni sempre beati e dei "miserelli" travestiti da realizzati che ben conosciamo.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Argento (106 Commenti, 59% gradimento) cartillo Medaglia d'Argento 4 Giugno 2016 ore 17:39
voto al film:   6,5

Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) Ahkab 9 Aprile 2013 ore 23:09
voto al film:   6,5

Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) elfabuloso94 25 Giugno 2011 ore 13:52
voto al film:   6

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