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Recensione: L'arte di vincere

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L'arte di vincere
titolo originale Moneyball
nazione U.S.A.
anno 2011
regia Bennett Miller
genere Drammatico / Biografico
durata 126 min.
distribuzione Warner Bros
cast B. Pitt (Billy Beane) • J. Hill (Peter Brand) • P. Seymour Hoffman (Art Howe) • C. Pratt (Scott Hatteberg) • T. Blanchard (Elizabeth Hatteberg)
sceneggiatura S. ZaillianA. Sorkin
musiche M. Danna
fotografia W. Pfister
montaggio C. Tellefsen
uscita nelle sale 27 Gennaio 2012
media voti redazione
L'arte di vincere Trama del film
La squadra di baseball Oakland Athletics si trova in difficoltà quando i suoi tre migliori giocatori sono ceduti per ragioni economiche. Billy Beane, aiutato dal nuovo arrivato Peter Brand, darà una svolta alla squadra, insegnando ai dirigenti una diversa filosofia di gioco.
Scheda a cura di Alessia Paris










The other side of Jerry Maguire. Il biopic su Billy Bane è un film per chi ama il baseball, ma anche per chi sa apprezzare le buone sceneggiature che, come in questo caso, restano tali per tutta la prima parte, fin quando non compare qualche sintomo hollywoodiano tipico dei baseball movies. Questo, insieme all’eccessiva lunghezza del film, rischia di far passare in secondo piano l’ottima interpretazione di Pitt. Soundtrack meritevole.
REGIA - SCENEGGIATURA - MUSICHE
MONTAGGIO
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Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) Stronzo91 16 Dicembre 2014 ore 12:44
voto al film:   6

Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) CitizenKane 9 Novembre 2014 ore 23:16
voto al film:   6

Medaglia d'Oro (232 Commenti, 60% gradimento) critone Medaglia d'Oro 6 Luglio 2014 ore 09:06
1
voto al film:   7

Rectius: baseball; poi viene offerta al protagonista la posizione di GM presso i Boston Red Socks.
Medaglia d'Oro (232 Commenti, 60% gradimento) critone Medaglia d'Oro 6 Luglio 2014 ore 09:05
1 2
voto al film:   7

Un modo alternativo di rappresentare il business dietro al football americano.
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) Marcolino93 16 Giugno 2014 ore 16:53
voto al film:   7

Medaglia d'Oro (208 Commenti, 75% gradimento) ipervoice Medaglia d'Oro 27 Gennaio 2014 ore 12:46
1
voto al film:   8

Ottimo film (come quasi tutti quelli scritti da Sorkin), con i consueti dialoghi cesellati. Purtroppo sottovalutato, e quindi penalizzato, dalla scarsa distribuzione.
Utente di Base (6 Commenti, 100% gradimento) andre92 22 Maggio 2013 ore 13:39
voto al film:   7

Medaglia d'Oro (477 Commenti, 69% gradimento) diego93 Medaglia d'Oro 13 Marzo 2013 ore 18:36
voto al film:   7

Un film sul baseball senza il baseball. Quest'opera di Miller non e' il classico film sportivo, con partite del secolo o corse in ralenti, ma si concentra sul dietro le quinte dello sport che meglio riassume l'America: il baseball. La storia di un perdente ostinato (Pitt) che mette nelle mani di un giovane cicciottello (Hill) le sorti della squadra cattura e grazie a una sceneggiatura scorrevole e a dialoghi infuocati (di Sorkin e Zailian) riesce a conquistare anche chi non sa niente di questo sport. Una delle migliori prove di Pitt e un'incalzante tema musicale rendono questo film una sorpresa ma che per l'ignoranza dei distributori (che hanno pensato che a noi di baseball non ce ne frega niente) e' passato malamente nelle sale italiane.
Medaglia d'Oro (313 Commenti, 59% gradimento) Pangur Medaglia d'Oro 6 Marzo 2013 ore 10:12
voto al film:   6,5

Medaglia d'Oro (320 Commenti, 66% gradimento) AlessioRocco Medaglia d'Oro 11 Ottobre 2012 ore 02:24
2
voto al film:   7

Un film molto ben fatto, che si concentra sulla costruzione del gioco più che sulla sua pratica, e per questo piacevole anche per chi (come me) di baseball non capisce nulla. La posta in gioco è alta e il tema è forte (ribaltare il modo di vedere uno sport consolidatissimo in USA), ma senza i cliché tipici dei film sportivi (trionfalismi, lacrime facili). Decisamente sprecato P.S. Hoffman, convincente il nerd-matematico Jonah Hill. E’ da segnalare l’ottima fotografia di Pfister, sempre in penombra, forse per rispecchiare lo stato d’animo del protagonista (un Brad Pitt meno coinvolgente del solito ma comunque pienamente all’altezza). Candidato a sei oscar e ad altri numerosi premi in patria.

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