Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: Albert Nobbs

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Albert Nobbs
titolo originale Albert Nobbs
nazione Gran Bretagna / Irlanda
anno 2011
regia Rodrigo García
genere Drammatico
durata 114 min.
distribuzione Videa CDE
cast G. Close (Albert Nobbs) • M. Wasikowska (Helen) • J. Rhys Meyers (Visconte Yarrell) • A. Johnson (Joe) • B. Gleeson (Dr. Holloran) • J. McTeer (Hubert) • M. KennedyM. Williams (Sean) • P. Collins (Mrs. Baker) • B. Fricker (Polly) • A. Campbell-Hughes (Emmy Keyes)
sceneggiatura G. CloseJ. Banville
musiche B. Byrne
fotografia M. McDonough
uscita nelle sale 10 Febbraio 2012
media voti redazione
Albert Nobbs Trama del film
Albert Nobbs è una donna intrappolata in un inconsueto triangolo amoroso.
Costretta a fingersi uomo per guadagnarsi da vivere e sopravvivere nell’Irlanda del XIX secolo, dopo aver indossato per trent’anni panni maschili, finisce per perdere la propria identità in una prigione da lei stessa costruita...
Scheda a cura di Glauco Almonte










Forse sbilanciato, tra un'ottima Glenn Close nei (doppi) panni di un personaggio fin troppo forte e personaggi di secondo piano fin troppo seplici, con atmosfere classiche del rapporto tra nobiltà e servitù inglesi (irlandesi) che si perdono nel melodramma invece di confrontarsi semplicemente con la cruda realtà, "Albert Nobbs" è un film che vale comunque la pena vedere. Magari in tv un pomeriggio di pioggia.
SCENOGRAFIA - COSTUMI
REGIA - SCENEGGIATURA - ORIGINALITÀ - IMPEGNO
RITMO
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Argento (106 Commenti, 59% gradimento) cartillo Medaglia d'Argento 19 Gennaio 2013 ore 21:24
voto al film:   7

Utente di Base (3 Commenti, 0% gradimento) JohannesBorgen 6 Giugno 2012 ore 23:23
voto al film:   6

Medaglia d'Oro (273 Commenti, 64% gradimento) anzianzi Medaglia d'Oro 15 Maggio 2012 ore 10:36
voto al film:   6,5

superlativa glenn close, ben fatta e assai godibile e persino sfiziosa la ricostruzione dell'ambientazione storica, qualche felice intuizione qua e là che - però - forse sarebbe stato bene seguire anziché abbandonare. forse tutto sommato è un bel film, ma con un po' più di attenzione alla caratterizzazione psicologica dei personaggi, e un po' meno a tutto il resto (il film risulta troppo lungo), sarebbe stato un'altra cosa.
Utente di Base (5 Commenti, 25% gradimento) wuwuzela 16 Marzo 2012 ore 23:11
voto al film:   7

Utente di Base (5 Commenti, 66% gradimento) suser76 1 Marzo 2012 ore 17:33
voto al film:   6

Utente di Base (39 Commenti, 54% gradimento) bartman 23 Febbraio 2012 ore 14:48
voto al film:   6,5

Utente di Base (11 Commenti, 54% gradimento) Reds89 13 Febbraio 2012 ore 12:19
3 1
voto al film:   7

Una immedesimazione nel sesso opposto che lascia pochi dubbi sulla bravura di Glenn Close nel vestire i panni del perfetto maggiordomo impeccabile e perfetto in ogni situazione. In una parola "inglese".
Il cinema rimanda al dramma di indossare una maschera per apparire diverso e trovare un senso di libertà in una società che sta stretta, per poi dimenticarsi del proprio vero io e far di questa maschera il vero volto. Albert Nobbs (G.Close) quasi obbligato a compiere questa scelta di privarsi di una intera vita da donna, si troverà a far fronte ad una serie di rinunce ed in fine problemi quando cercherà di uscirne.
Film che seppur in alcuni momenti si prende la calma di raccontare, risulta piacevole e interessante, lasciandoti con un senso di insoddisfazione che porta poi a fantasticare sul vero finale. Ma forse sono proprio questi i film che ti rimangono in testa.
Voto 7
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Utente di Base (2 Commenti, 0% gradimento) PulpWoody 12 Febbraio 2012 ore 10:27
voto al film:   6,5

Film un po' lento. Il personaggio di Page è forse quello più riuscito e più vero rispetto agli altri. Albert Nobbs, il protagonista, è un personaggio totalmente alienato, che porta una maschera che invece di dargli la libertà sperata finisce per imprigionarlo in una vita priva di gioie che lo soffocherà.
E' la società ad aver portato Nobbs a questa scelta, una società che con le sue regole bigotte e il suo perbenismo sociale costringe la maggior parte dei personaggi ad una esistenza infelice, obbligati a scegliere tra l'essere e l'apparire.
Davanti a questa scelta solo sue personaggi forse riusciranno a salvarsi, Page e il medico, che non accetteranno di subordinarsi alle regole sociali evitando così una vita meschina.
Utente di Base (40 Commenti, 27% gradimento) andrea_cavax 10 Febbraio 2012 ore 19:05
voto al film:   7,5


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