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Remake americano del fortunato film svedese "Uomini che odiano le donne", trasposizione cinematografica del primo romanza di Stieg Larrson di quella che è conosciuta come la trilogia di "Millennium".
Il giornalista di successo Mikael Blomkvist, aiutato della giovane e ribelle hacker Lisbeth Salander, accetta un incarico dal ricco industriale H. Vanger: indagare sulla scomparsa della nipote Harriet, avvenuta quarant'anni prima... |
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Hollywood si cimenta con il secondo adattamento della trilogia di Larsson, cercando di costruire un film coerente da una storia che si presta con difficoltà. Raffreddando i toni e mantenendo un ritmo notevole Fincher non esce sconfitto, anche se lo spirito del testo è reso al meglio dall'unica parte - gli spettacolari titoli di testa - che dal testo non è tratta. Per il resto, un crudele destino seriale sembra gravare su tutti noi. |
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REGIA - SCENEGGIATURA | |
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ADATTAMENTO | |
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Commenti del pubblico |
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Femminismo aberrante in un film senza alcun valore.
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7
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Peccato per i 30 minuti di troppo che a conti fatti potevano essere evitati soprattutto nella parte finale. In generale la storia è intrigante e la messa in scena riesce a mantenere saldo lo spettatore al suo posto, merito anche degli del ritmo incalzante e del montaggio. Si tratta in buona sostanza di un thriller piacevole, Fincher mostra di essere quasi sempre una garanzia, il cast si fa apprezzare soprattutto Mara che veste e sveste i panni della protagonista è alla quale viene regalata la parte più interessante quella della giovane Lisbeth.
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6,5
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6,5
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Forse unico vero maestro del genere thriller, Fincher questa volta abbassa il tiro e punta a qualcosa di più "commerciale" come un giallo tratto da uno dei best seller di maggior successo degli ultimi anni. Tecnicamente magistrale, con l'apporto fondamentale di un montaggio da Oscar e di un'adatta colonna sonora fatta di suoni distorti ed elettronici, Millennium riesce a catturare lo spettatore per quasi tre ore con un ritmo travolgente, mentre il regista costruisce un'atmosfera oscura e opprimente come i paesaggi nevosi della Svezia. Un ottimo thriller che pero' risulta imperfetto a livello narrativo, come la leggerezza delle scritte di documenti, file o libri in inglese (nonostante ci troviamo in Svezia) e un po' troppi finali che smorzano la tensione che si e' provata per tutto il film.
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6,5
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Migliore rispetto alla versione svedese.
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7
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David Fincher si conferma una vera risorsa per il panorama hollywoodiano. L’operazione remake dell’adattamento svedese presenta una messa in scena altrettanto credibile (il regista, infatti, ha convito la produzione a girare in Svezia), ma, soprattutto una regia e un montaggio decisamente superiori, veri punti di forza. Tuttavia, la presenza di una Lisbeth più azzeccata e, in generale, il suggestivo grigiore scandinavo, rendevano il film del 2009 più originale, autentico, sporco e ruvido. Nella loro diversità, secondo me si equivalgono: stile e coinvolgimento per Fincher, crudezza e atmosfera per Oplev. Consigliati entrambi, perché, alla fine, ciò che li accomuna è soprattutto una grande storia.
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7,5
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7
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un remake del film uscito nel 2009! questa volta però c'è daniel craig che recita il suo ruolo alla perfezione . Una bella storia , ricca di colpi di scena , e una lisbeth più sfrontata che mai ....a questo punto spero che rifacciano sia la "ragazza che giocava con il fuoco" che " la regina dei castelli di carta" .
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News sul film “Millennium - Uomini che odiano le donne” |
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Brizzi in 3D primo al Box Office, ma incassa solo 2 milioni e mezzo (13 Febbraio 2012)
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Box Office: Benvenuti a 24 milioni, Millennium USA peggio dello svedese ( 6 Febbraio 2012)
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In sala "Millennium", in anteprima una scena e i titoli di testa ( 3 Febbraio 2012)
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Oscar 2012: dieci nomination per "The Descendants" e "The Artist" (24 Gennaio 2012)
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Golden Globes, 6 nomination per "The Artist", Clooney in tre vesti (16 Dicembre 2011)
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